/ Politica

Politica | 26 ottobre 2023, 06:10

Per le “nuove Province” non solo non ci sono nuove risorse ma sono previsti ulteriori tagli

Dalla legge Finanziaria notizie poco rassicuranti sul percorso che sembrava ormai tracciato per il superamento della Delrio e il ritorno all’elezione diretta. Il grido di dolore del presidente dell’Upi De Pascale

Per le “nuove Province” non solo non ci sono nuove risorse ma sono previsti ulteriori tagli

Province: l’annunciata riforma era solo un grande bluff?

Vedendo la legge Finanziaria viene il sospetto confortato dalle notizie che in queste ore vengono diffuse dalle agenzie.

“Questo Governo e tutte le forze politiche che lo rappresentano in Parlamento hanno sottolineato, sin dall’inizio della legislatura, l’urgenza di restituire alle Province funzioni, personale e risorse, per assicurare ai cittadini, soprattutto quelli che vivono nelle aree deboli del Paese, servizi efficienti, strade, ponti e collegamenti moderni, scuole superiori sicure e in grado di sostenere la crescita intellettuale e sociale degli studenti italiani. Un indirizzo politico che è del tutto incoerente con la scelta operata in questa manovra di tagliare 50 milioni di euro a Province e Città metropolitane dal 2024 al 2028. Fare cassa sui territori non potrà che aggiungere nuove tensioni a quelle che già si fanno sentire nel Paese e avrà pesanti ripercussioni sui servizi ai cittadini”. 

Questo il giudizio espresso dal presidente dell’Upi (Unione Province Italiane) Michele De Pascale, il quale evidenzia come “questi ennesimi tagli si aggiungono a quelli già previsti nelle manovre precedenti, 150 milioni per il triennio 2023–2025, e incidono sui bilanci già fortemente compromessi, come attestato dalla Commissione Tecnica del ministero dell’Economia e del Ministero dell’Interno, che ha individuato in 842 milioni lo squilibrio attestato tra capacità fiscale contributo alla finanza pubblica delle Province e il fabbisogno di spesa per l’esercizio delle funzioni fondamentali. Tra l’altro questi tagli impediscono ai nostri enti – osserva De Pascale - di assumere personale specializzato proprio mentre siamo impegnati nell’attuazione del Pnrr”.

 

“Il governo penalizzando Comuni, Province e metropolitane – aggiunge il presidente Upi - non fa altro che agire a danno dei servizi e dei diritti dei cittadini che sono garantiti dagli enti locali”.

Un quadro tutt’altro che rassicurante se si considera che l’elezione diretta del presidente e dei Consigli provinciali sembrava cosa già fatta nella prossima tornata elettorale del 2024.

Il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie Roberto Calderoli si era detto certo – nel recente convegno promosso da Confindustria Cuneo - che la road map era tracciata e che non si sarebbe tornati indietro.

Evidentemente anche lui, così come i suoi colleghi ministri, hanno dovuto prendere atto che la coperta offerta dal collega di partito Giancarlo Giorgetti, ministro del Mef, è ancora più corta di quanto si potesse immaginare.

È pensabile con un taglio di queste dimensioni che si possa procedere al superamento della vituperata legge Delrio? 

Senza risorse finanziarie quali risorse e quali funzioni si può pensare di  attribuire alle Province?

Resta il fatto che – tra una decina di giorni – scadono i Consigli provinciali e nessun presidente ad oggi ancora sa come comportarsi.

Ritornare al voto con le regole della Delrio appare illogico dopo tutti i proclami che sono stati fatti nella direzione d i un suo superamento.

Per contro, una proroga appare altrettanto irrazionale considerando che – in siffatta situazione – nessuno può ipotizzare una tempistica.

Entro l’8 novembre – per restare in casa nostra – il presidente dell’Amministrazione provinciale di Cuneo Luca Robaldo e con lui oltre 70 suoi colleghi dovranno assumere decisioni.

Ad oggi nessuno però sa che pesci pigliare perché l’unica certezza al momento è che non solo non ci sono risorse aggiuntive per le Province, ma addirittura è previsto nella legge di Bilancio dello Stato un ulteriore taglio sulle poche che queste già avevano a loro disposizione.

Giampaolo Testa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium