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Attualità | 26 ottobre 2023, 11:26

In vendita l'ex palazzo Ubi di piazza Europa: il prezzo di acquisto parte da 4,7 milioni

Il presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola: "Ogni alloggio, a conti fatti, costerebbe 350 mila euro senza arredi. Insostenibile la locazione a prezzi calmierati, come da progetto iniziale"

In vendita l'ex palazzo Ubi di piazza Europa: il prezzo di acquisto parte da 4,7 milioni

Una notizia che difficilmente non avrà strascichi in seno al consiglio comunale del capoluogo, riguardando una delle zone, dal punto di vista immobiliare, più appetibili della città.

Parliamo di piazza Europa e dell'annunciata volontà, da parte della Fondazione CRC, di mettere in vendita l'immobile ex Ubi Banca, sito all'angolo tra la piazza e corso Brunet.

Comprato nel 2019 per 4 milioni di euro, è stato quindi messo in vendita. Per acquistarlo si partirà da 4 milioni e 750 mila euro, la cifra a base d'asta.

Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC, spiega, conti alla mano, la decisione maturata in seno al consiglio di amministrazione. "Potevamo lasciare il problema al prossimo cda, ma non ci sembrava corretto. Quel palazzo necessita di interventi importanti e urgenti. Era necessario prendere una decisione adesso".

E sono proprio i conti alla mano quelli che hanno fatto decidere per il passo indietro.

Quel palazzo sarebbe dovuto diventare una residenza per categorie che interagiscono con l'Azienda ospedaliera, medici specializzandi o studenti di facoltà sanitarie oltreché pazienti e care giver. Housing, questo il nome del progetto, coinvolgeva la Fondazione CRC e la Ream, partecipata di varie fondazioni bancarie che si occupa di investimenti immobiliari, coniugando l'operazione economica con una finalità sociale.

"Abbiamo fatto fare degli studi da diversi professionisti, fino all'operazione con Ream. I costi sono insostenibili: ristrutturare l'immobile, nella situazione attuale, sarebbe costato oltre 12 milioni di euro. Sono uscite problematiche importanti a livello strutturale, anche in relazione alle attuali norme antisismiche. Si dovrebbe buttare giù e ricostruire, costerebbe molto meno, ma non è possibile", continua il presidente Raviola. 

Il progetto era già in stato piuttosto avanzato, almeno sulla carta: il piano terra e quello ammezzato sarebbero rimasti a disposizione di altre banche o comunque di uffici, i cinque piani superiori si prevedeva di trasformarli in 45 mono o bilocali. 1800 metri quadri suddivisi in alloggi, tutti arredati, a prezzo calmierato, in posizione centrale e a poca distanza dall'ospedale.

Mono o bilocali che, una volta terminati, sarebbero però costati oltre 350 mila euro ciascuno. Cifra che in nessun modo consentirebbe di affittarli a prezzi agevolati.

Una decisione che è stata condivisa anche con la Fondazione Ospedale Cuneo, con la quale era stata stipulata una bozza di convenzione. "L'operazione di housing sociale è improponibile. Se la Fondazione Ospedale vorrà realizzare delle camere o portare avanti il progetto in un altro sito, siamo pronti a dare il nostro contributo. Ma in piazza Europa non sarebbe stato possibile affittare gli alloggi ad un prezzo calmierato, i costi non lo consentono", ribadisce Raviola. 

"L'operazione che faremo sull'immobile di piazza Europa sarà chiara e limpida. Chi parteciperà all'asta lo farà a buste chiuse. Al di là di tutto, la cosa più importante è rendere quell'area degna della sua posizione. Io credo che si possa fare qualcosa di molto bello, ma non lo farà la Fondazione CRC"

"E il frigo militare?", chiediamo a Raviola. E' solo in standby, nessuna intenzione di venderlo. "Quando ci saranno delle condizioni economiche normali, procederemo".

Barbara Simonelli

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