Attualità - 20 ottobre 2023, 18:59

A Dronero l’emozionante giornata di festeggiamenti per i 55 anni dell’AVIS locale [FOTO]

Si è tenuta domenica 15 ottobre e ha voluto l’impegno e la preziosità di questa associazione. La presidente Laura Demaria: "Chissà se i nostri soci fondatori avevano previsto un traguardo così importante. Certamente lo avevano sperato…”

A Dronero, domenica 15 ottobre, si sono tenuti i festeggiamenti per i 55 anni dell’AVIS locale.

Dal 1968 ad oggi: una giornata davvero importante e sentita, che ha voluto celebrare l’impegno di quanti in tutti questi anni hanno permesso all’associazione di operare sul territorio di Dronero ed essere prezioso riferimento.

Il ritrovo alle ore 8:30 davanti alla sede dell’associazione, per poi raggiungere con un corteo piazza Marconi, proprio davanti ad una scultura in legno che rappresenta un uomo sofferente che implora aiuto. Su di lui incombe il manto dell’indifferenza, rappresentata da una fredda lamina d’acciaio che sembra opprimerlo, per lui la salvezza nella solidarietà. 

Proprio qui si è tenuto l’emozionato discorso da parte della presidente Laura Demaria: “Sono lieta ed emozionata di vivere insieme a voi questa giornata in cui celebriamo un importante traguardo. Un saluto particolare ed un ringraziamento alle autorità civili e militari, nonché alle istituzioni bancarie che con la loro presenza ed il loro sostegno onorano la nostra missione e questa festa. Un ringraziamento al presidente che mi ha preceduto, Leo Acchiardi, che è stato in carica per 16 anni, con cui c’è sempre stata un’ottima collaborazione e amicizia. Un importante ringraziamento alle numerose delegazioni Avis arrivate da tutta la provincia, alla delegazione dell’Avis zonale della Garfagnana ed a tutti donatori di sangue e plasma. È soprattutto la vostra presenza, cari avisini, che rende importante questo evento perché è merito vostro se oggi siamo qui a festeggiare i 55 anni della nostra sezione. 

È doveroso ricordare chi, nel lontano 1968, ha dato vita a questa associazione e ha iniziato così un cammino di generosità che è poi proseguito nel corso degli anni. Un sentito grazie a tutti i soci fondatori, li vogliamo ricordare tutti per le preziose azioni che ognuno di loro ha fatto per il bene comune: Luigi Ellena, Roberto Bianco, Bartolomeo Migliore, Giovanni Menso, Angelo Scaglione, Bruno Isoardo, Natale Armando, Danilo Galliano, Dino Fornero e Mario Bonelli, l’ultimo socio fondatore che per problemi di salute oggi non può essere presente ma mi ha incaricato di portare i suoi saluti a tutti voi, orgoglioso del traguardo che l’Avis di Dronero ha raggiunto.

Chissà se i nostri soci fondatori avevano previsto un traguardo così importante! Certamente lo avevano sperato… In questi giorni ho riletto i verbali delle prime riunioni del 1968, in cui appaiono evidenti la passione e l’entusiasmo per la preparazione della festa di inaugurazione. Ed eccoci qui, 55 anni dopo, raggiungere questo importante risultato grazie al costante impegno di tanti volontari che con generosità e regolarità hanno contribuito con le loro donazioni a mantenere viva la sezione di Dronero.”

La manifestazione è stata allietata dalla Banda Musicale S. Luigi di Dronero. Ad essere presenti, il sindaco di Dronero Mauro Astesano con il vicesindaco Mauro Arnaudo e l’assessore Carlo Giordano, il sindaco di Roccabruna Marco Arneodo e l’assessore di Villar San Costanzo Stefano Ribero. Hanno tenuto ad esserci, inoltre, anche il presidente dell’Unione Montana Francesco Cioffi, la vicepresidente dell’Avis provinciale Rosina De Luca, la presidente dell’Avis zonale della Garfagnana (invitata essendo Dronero gemellato con Castelnuovo Garfagnana), la dirigente dell’Istituto Comprensivo di Dronero Vilma Margherita Bertola ed il direttore generale dell’AFP Ingrid Brizio.

Alle ore 10:30 la Santa Messa ed alle ore 11:45, è stata molto partecipata la premiazione del concorso per le scuole presso il salone polivalente Milli Chegai:

Scuola primaria (realizzazione di un disegno: “La meraviglia del donare”) 

1° premio (classe 5° Roccabruna)

Anna Belliardo, Caterina Cesana, Alessandro Pastore;

2° premio (classe 4° Pratavecchia)

Arianna Sevega, Lorenzo Gerbi, Xed Viduia;

3° premio (classe 5° Roccabruna)

Sveva Cavallo, Sebastian Cucchietti, Alice Giorsetti.

Scuola secondaria di secondo grado (realizzazione di un testo: “Dono: non importa a chi, ma perché”)

1° premio (1°B) Francesco Aquino;

2° premio (3°B) Marika Botta;

3° premio (2° C) Giulia Luciano, Lucia Ribero.

Istituto Alberghiero Dronero (realizzazione di un video: “Donare con gusto”) 

1° premio Classe 5° C;

2° premio (classe 5BS) Mathias Bono, Andrea Garnero, Francesco Giraudo;

3° premio classe 4AC.

AFP DRONERO (realizzazione di un videoshooting: “Rosso sangue, giallo plasma: due elementi preziosi ed insostituibili per salvare e migliorare la vita di molte persone, ogni giorno. Rosso e giallo sono anche due splendidi colori della natura”)

1° premio (3° operatore elettrico) Maimouna Traore;

2° premio (3° operatore elettrico) Luca Bima, Efrem Sismondini Piccolo;

3° premio (3° operatore meccanico) Ayman El Haouad.

I festeggiamenti si sono conclusi con un pranzo sociale presso il ristorante Rocceré di Sant’Anna di Roccabruna. Qui è avvenuta la consegna delle benemerenze ai donatori che si sono particolarmente distinti nella donazione di sangue. Forte ha risuonato nei cuori una preghiera per tutti i volontari che offrono con generosità il loro sangue, riprendendo l’inno alla carità di San Paolo:

“Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità non sarei nulla.

E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi gioverebbe.

La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.

Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 

La carità non avrà mai fine".

Beatrice Condorelli