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Politica | 18 ottobre 2023, 10:30

Fratelli d’Italia, la lunga lista d’attesa per le regionali 2024

Sono in tanti dal Cuneese ad aspirare a un seggio a Palazzo Lascaris. Nella testa di serie risultano ad oggi: Paolo Bongioanni, Federica Barbero in Invernizzi e Claudio Sacchetto, già assessore regionale leghista all’Agricoltura ai tempi della presidenza Cota

Fratelli d’Italia, la lunga lista d’attesa per le regionali 2024

La nuova dirigenza provinciale di Fratelli d’Italia, dopo il congresso che dovrebbe verosimilmente tenersi a novembre, invierà alla sede nazionale del partito in via della Scrofa a Roma una rosa di cinque nomi più due di riserva.

Ci sarà un primo vaglio a Torino, da parte della direzione regionale, ma la scelta ultima sui candidati cuneesi alle regionali del Piemonte la faranno il segretario organizzativo Giovanni Donzelli e la sorella di Giorgia Meloni, Arianna.

Sapendo che, per quanto concerne il Piemonte, voce in capitolo determinante l’avrà il ministro della Difesa Guido Crosetto.

La lista degli aspiranti è lunga e ogni giorno che passa si allunga.

Capolista sarà senza ombra di dubbio Paolo Bongioanni, capogruppo regionale uscente.

Certa viene data la candidatura di Federica Barbero in Invernizzi, che correrà anche per un seggio a Strasburgo col beneplacito del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e dei piani alti del partito.

Accanto a questi nomi – nonostante l’interessato preferisca ancora non sbilanciarsi, com’è nell’indole del suo temperamento – quello di Claudio Sacchetto, già assessore regionale all’Agricoltura in quota Lega ai tempi della giunta Cota.

L’adesione di Sacchetto al partito, avvenuta solo di recente, fa storcere il naso a qualcuno, ma a volerlo in lista – avendolo a suo tempo coinvolto in prima persona – è lo stesso Crosetto e quindi chi mugugna dovrà farsene una ragione.

Non è un mistero – pur mancando i crismi dell’ufficialità - che negli ambienti politici si parli ormai da settimane di un “ticket Sacchetto-Barbero” rivolto in particolare al mondo agricolo e al comparto dell’industria della trasformazione agroalimentare.   

Sin qui la testa di serie.

Ma sono tanti coloro che, da varie parti della provincia, aspettano con ansia una chiamata.

Da Bra Roberto Russo, già assessore provinciale, dirigente provinciale e regionale del partito.

Da Cuneo, Massimo Garnero, capogruppo consiliare  e fratello della ministra del Turismo Daniela Santanchè insieme alla giovane Noemi Mallone.

Da Marene Alberto Deninotti, assessore a Marene e responsabile provinciale del movimento giovanile.

Da Alba Emanuele Bolla, assessore al turismo e alle manifestazioni.

Dal Fossanese Corrado Marchisio, sindaco di Cervere.

Dalle valli cuneesi Enzo Tassone, vicepresidente del Miac, anch’egli dirigente del partito sin dai tempi di Alleanza Nazionale.

Non sarà della partita – come qualcuno aveva indicato - il monregalese Rocco Pulitanò, il quale continuerà ad esercitare il ruolo di proconsole di Bongioanni curandone la campagna elettorale.

Da considerare che se tre saranno gli uomini, due dovranno essere le donne e viceversa.

Un elenco – come si evince - lungo quasi quanto una guida telefonica che dovrà essere vagliato e scremato a Cuneo prima di ottenere il via libera da Roma.

Gli elementi da valutare sono sia di rappresentanza territoriale che di natura politica, considerando le due “anime”, vecchia e nuova, che caratterizzano oggi Fratelli d’Italia, partito che alle politiche del 25 settembre 2023 ha registrato un vero e proprio exploit di consensi anche nel Cuneese.

La possibile concomitanza del voto provinciale potrebbe consentire qualche compensazione, ma certo non tale da dare soddisfazione a tutti i pretendenti.

Giampaolo Testa

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