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Attualità | 17 ottobre 2023, 07:05

Vendemmia in Piemonte, produzione in picchiata: "Meno 25% rispetto ai disciplinari"

Francesco Monchiero, presidente di Piemonte Land of Wine, super consorzio che raggruppa i consorzi vinicoli della regione, traccia un bilancio in chiaroscuro: "Ottima qualità, ma scarsa quantità. Si salvano la Langa e il Barolo"

La produzione di vino in Piemonte si prospetta in calo

La produzione di vino in Piemonte si prospetta in calo

La vendemmia volge al termine e in Piemonte è tempo di bilanci e di considerazioni nette, anche su come programmare il futuro. "Il clima ha pesantemente influito sulla produzione", commenta sconsolato Francesco Monchiero super consorzio che raggruppa i consorzi vinicoli della regione.

Tempo di bilanci, che vendemmia è stata?
"Purtroppo sorella gemella o comunque parente stretta della scorsa. La siccità, nel 2022, ha colpito duro ovunque e le precipitazioni di quest'anno non sono state sufficienti a recuperare la situazione di partenza: ci troviamo di fronte a due bassissimi anni di produzione".

Si può quantificare?
"Almeno il 25% in meno rispetto ai disciplinari. Si salvano la Langa e il Barolo, ma si tratta di fortuna. In diverse zone del Piemonte la produzione delle aziende agricole non basta nemmeno a coprire i costi. Siamo di fronte a un danno economico molto grande".

La siccità ha colpito qualche zona in particolare?
"No, si è trattato di una problematica diffusa che ha colpito il 70/80% del Piemonte, in particolare l'Astigiano, il Roero a causa dei suoi terreni sabbiosi, e l'Alessandrino".

Come si può intervenire?
"Cercando di progettare dei cambiamenti, aprendo anche dei tavoli di confronto con gli addetti ai lavori. Probabilmente bisognerà pensare a dei sistemi di irrigazione, il problema è che, tranne rari casi, il Piemonte non è preparato e mancano gli invasi".

Oltre alla siccità, c'è stato qualche altro ostacolo?
"La grandine. La grandinata del 6 luglio ha colpito un territorio molto vasto tra il Roero, il Barbaresco e Cortemilia: le precipitazioni violente hanno fatto danni anche nell'Astigiano".

Note liete?
"Il fatto che i vitigni non si siano particolarmente ammalati a causa dei funghi e che la qualità dei vini sarà molto buona, anche se non sappiamo ancora a quante stelle".

 

 

Daniele Vaira

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