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Politica | 13 ottobre 2023, 10:41

Robaldo: “Grande attenzione alle Province, ma ancora nessuna significativa novità”

Nell’Assemblea dell’Unione delle Province Italiane svoltasi a L’Aquila Lega e Forza Italia hanno auspicato il voto con elezione diretta nel 2024. Accenti diversi, invece, nel messaggio giunto dalla Presidente Meloni

Robaldo: “Grande attenzione alle Province, ma ancora nessuna significativa novità”

Il tema “Province” è tornato all’attenzione delle cronache politiche dopo una serie di eventi, sia di carattere locale che nazionale.

Il ministro leghista per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli ha espresso di recente – durante il convegno promosso da Confindustria Cuneo – le sue opinioni dicendosi convinto del ritorno all’elezione diretta nel più breve tempo possibile, cioè il 2024, in concomitanza con la tornata elettorale di europee, regionali e comunali.

Martedì 10 e mercoledì 11 si è svolta a L’Aquila l’Assemblea nazionale dell’Upi, l’associazione delle Province italiane.

Abbiamo rivolto alcune domande al presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, che all’Assemblea ha preso parte, per cercare di capire come si stanno mettendo le cose, in considerazione del fatto che tra 60 giorni il Consiglio provinciale in carica è in scadenza.


L'intervento di Mattarella ha indubbiamente riportato in auge il tema delle Province dal momento che ne ha ribadito la loro funzione evidenziata nella Costituzione. Un intervento importante, vero presidente Robaldo?


“Molto, davvero molto importante. In pochi minuti, con la sua consueta lucidità, il Presidente Mattarella ha individuato almeno due punti centrali dell'attuale dibattito: la necessità di attuare la Costituzione e, quindi, di vedere nelle Province un centro di coesione del Paese”.


Sono emersi aggiornamenti sulle prospettive a breve e termine?


“No. Dai Ministri Salvini e Zangrillo, insieme al Sottosegretario Ferro, abbiamo udito parole che indicano la volontà - soprattutto da parte della Lega - di andare al voto nel 2024. Accenti diversi, invece, dal messaggio giunto dalla Presidente Meloni”.


Nello specifico, considerato che mancano due mesi alla scadenza del Consiglio provinciale, che succederà?


“Se non verrà assunto un provvedimento di proroga, avente forza di legge, i Presidenti di Provincia dovranno convocare le elezioni del Consiglio provinciale affinché queste si svolgano entro la fine dell'anno”.


Sono emerse dall'assemblea UPI anche indicazioni circa la composizione e le modalità di elezione del nuovo Consiglio provinciale? Collegio unico o più collegi considerato che il Cuneese ha un territorio vasto e con esigenze diverse?


“Il Presidente di UPI, De Pascale, ha fatto un breve accenno al sistema elettorale nel suo intervento di apertura di Assemblea. In generale, però, la richiesta di UPI è quella di avere un sistema elettorale chiaro, che garantisca stabilità al Presidente ed alla Giunta e rappresentatività a tutto il territorio”.


So che è prematuro, ma mi corre l'obbligo di chiederglielo: quando si tornerà all'elezione diretta lei pensa di ricandidarsi? E se si in quale coalizione visto il suo attuale ruolo quasi ecumenico?


“Si, è prematuro. Una volta che la riforma sarà approvata potremo parlarne. Per ora lavoriamo giorno per giorno perché, con questa incertezza, è divenuta ancora più complessa la programmazione a lungo termine”.


 

Giampaolo Testa

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