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Politica | 12 ottobre 2023, 09:15

Racconigi: il “caso Bellino” agita le acque politiche nella Città del Castello

Il giovane consigliere spiega che non condivideva più la linea intransigente dell’opposizione. Il sindaco Oderda invita la minoranza a fare spazio alle giovani leve; la capogruppo Gorgo chiede al dimissionario, per coerenza, di lasciare anche il Consiglio comunale

Patrizia Gorgo e Andrea Bellino

Patrizia Gorgo e Andrea Bellino

L’abbandono del gruppo di minoranza di Andrea Bellino sta agitando le acque politiche a Racconigi. Nella Città del Castello – dove la tornata amministrativa dello scorso anno aveva visto prevalere di misura (38 voti) Valerio Oderda sulla sua competitor Patrizia Gorgo – questi primi 15 mesi sono stati caratterizzati da frequenti spigolosità con reciproci scambi di accuse.

Le dimissioni di Bellino, 25 anni, bancario, 183 preferenze personali, annunciate a stretto giro di posta da un comunicato stampa del Comune, sta suscitando reazioni che confermano il clima teso che si respira in municipio.

Ma perché il giovane consigliere comunale ha scelto di smarcarsi dai suoi ex compagni di lista? “C’erano diversità di vedute con i miei colleghi di squadra che col tempo si sono accentuate. Ciò detto – spiega - io non ce l’ho con loro, che ringrazio per questo anno passato insieme. Semplicemente non accettavo più di essere “contro” a prescindere. Chi è chiamato ad amministrare una città non può dire no a tutto”.

Dalle parole di Bellino, la goccia che ha fatto traboccare il vaso sembra essere stata la discussa vicenda-scandalo della festa di borgo Macra, infarcita di volgarità e che tante polemiche ha suscitato nei mesi scorsi. “Non credo sia stato giusto addossare la responsabilità alla giunta per fini politici. Ritengo che i 183 cittadini-elettori racconigesi che mi hanno dato il loro voto lo abbiano fatto perché io concorressi, per quanto nelle mie possibilità, ad amministrare la città, non a perseguire un’opposizione intransigente su tutto. Ciò detto – conclude – se il mio gesto e le mie considerazioni hanno turbato o peggio offeso qualcuno me ne scuso. Non era nelle mie intenzioni”.      

Il sindaco Oderda naturalmente gongola perché considera questo un atto che, in qualche misura, rafforza la sua azione e il suo stile “decisionista” di governo della città. “Leggo – commenta Oderda - un segnale forte dal punto di vista politico e mi auguro che serva a mettere la parola fine ad un modo di fare opposizione mai visto in città, basato sul tanto peggio tanto meglio da parte dei gruppi di minoranza. C’è voluta la determinazione e il coraggio di un giovane – aggiunge il sindaco - per confermare ciò che diciamo da tempo. Abbiamo più volte teso la mano alla consigliera Gorgo e in tutte le occasioni abbiamo ricevuto dei secchi no. Immagino che, a seguito di questa ulteriore bocciatura, sarà proprio lei, in veste di capogruppo, che dovrà decidere, insieme allo sparuto gruppo dei suoi  sostenitori, se uscire e lasciare definitivamente l’agone amministrativo facendo spazio alle nuove leve molto più attente, leali e determinate nella ricerca del bene collettivo”. 

Non si fa attendere la replica di Gorgo. “È stato chiaro fin da subito – afferma - che l’esito delle elezioni ha influito sull’impegno del consigliere Bellino. Parlo a nome di tutto il gruppo e ricordo che la nostra Lista Civica ha costruito il programma elettorale con i cittadini facendo propria l’energia di una cittadinanza attiva e coinvolta, come non si vedeva da anni a Racconigi. Portare avanti il lavoro di consiglieri nel solco del mandato ricevuto richiede un impegno umano e valoriale basato sulla partecipazione, sul rispetto e sulla condivisione.  Accettiamo la decisione del consigliere Bellino che, evidentemente, non si sente più di condividere i nostri valori. In questo anno – rileva la capogruppo della minoranza consiliare - il gruppo giovani della lista ha lavorato tanto per aiutarlo, sostenerlo e preparargli la mozione sulla “panchina arcobaleno” e garantiamo che l’impegno di questi giovani non andrà perso. Nelle parole pronunciate dal consigliere Bellino, tramite l’ufficio stampa della maggioranza comunale, leggiamo la tipica e ormai logora narrativa che Oderda ha cercato di attribuirci in campagna elettorale, ciò non fa altro che rivelare una verità fino ad oggi nascosta”.

E poi la stoccata finale con la richiesta di dimissioni per Bellino, oltre che dal gruppo, anche dal Consiglio comunale. “Visto che si parla di coerenza, per coerenza con la Lista Civica in cui si è candidato, per coerenza con i propri elettori, con i sostenitori e con i 2385 racconigesi che hanno votato la nostra formazione – chiede Gorgo - Bellino dovrebbe ora rassegnare le proprie dimissioni anche dal Consiglio comunale”.

GpT

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