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Attualità | 07 ottobre 2023, 13:15

Fossano, Autostrada dei Fiori chiarisce sul ponte "Romano": "Deterioramento superficiale, la struttura è sicura"

Nella lettera, la società evidenzia che, delle 60 pile dell’opera, solo 14 presentano degradi superficiali. Di queste, otto reggono le quattro piazzole di sosta ormai dismesse dalla fine degli anni’90

Fossano, Autostrada dei Fiori chiarisce sul ponte "Romano": "Deterioramento superficiale, la struttura è sicura"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di rassicurazione di Autostrada dei Fiori rispetto all'articolo apparso giovedì 5 ottobre sul nostro quotidiano, relativamente allo "stato di salute" superficiale del viadotto Generale Franco Romano nord dell'A6.

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In riscontro all’articolo pubblicato nella giornata di ieri sul quotidiano online “Targatocn.it” riguardante lo stato di manutenzione del viadotto Generale Franco Romano nord dell’autostrada A6 Torino - Savona, intende rassicurare che non sussistono problematiche strutturali in ordine alla sicurezza del ponte.

Le immagini, infatti, evidenziano esclusivamente un deterioramento superficiale che non inficia in alcun modo la capacità resistente della struttura.

L’opera, aperta al traffico nel 1970, della lunghezza di 2.335 m ed ubicata tra gli svincoli di Fossano e Marene in carreggiata direzione Torino, al pari di tutte le restanti presenti sulla tratta autostradale in gestione, è sottoposta a rigidi protocolli di sicurezza previsti dalle Linee Guida Ponti adottate con Decreto Ministeriale n. 204 del 1° luglio 2022.

Tra la fine del 2017 ed il 2019, l’intero impalcato del viadotto è stato interessato da un importante intervento di riqualificazione con l’introduzione di elementi di rinforzo strutturale per aumentarne la robustezza con una spesa sostenuta di circa 19 milioni di euro. L’esito delle verifiche di sicurezza condotte successivamente secondo le suddette Linee Guida, ha dimostrato l’efficacia degli interventi classificando il ponte “operativo” ovvero senza necessità di dover adottare alcuna limitazione ai carichi antropici.

Ciò nonostante, al fine di allungare la vita utile dell’opera, la Società ha predisposto un progetto di seconda fase che prevede di intervenire anche sulle pile con una spesa prevista di circa 22 milioni di euro.

Proprio con riguardo alle immagini pubblicate sul quotidiano relative allo stato dei calcestruzzi dei pilastri, la Società evidenzia che, delle 60 pile componenti l’opera, solo numero 14 presentano degradi superficiali. Di queste, 8 reggono le 4 piazzole di sosta ormai dismesse dalla fine degli anni’90, quando la carreggiata autostradale è stata raddoppiata e, per tale ragione, verranno demolite nell’ambito del progetto di seconda fase i cui lavori saranno avviati entro il 2025.

Sia l’intervento di prima fase che quello di seconda fase sono stati esaminati da autorevoli
accademici del mondo delle strutture.

redazione

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