San Francesco che abbraccia il lebbroso. È questo il dittico scultoreo realizzato dall’artista piozzese Franco Sebastiano Alessandria per il giardino dedicato a San Francesco d’Assisi realizzato nel parco del “Parco museo Ingenio” di Busca.
L’inaugurazione oggi pomeriggio, sabato 7 ottobre, alla presenza delle autorità civili e religiose, è stata accompagnata dalle note della cantoria locale che ha aperto l’evento con la “Canzone di San Damiano.”
A fare gli onori di casa i rappresentanti dell’associazione Ingenium con il presidente Giovanni Tolosano: “Ringraziamo tutti i presenti intervenuti, padre Claudio Passavanti e tutti i frati cappuccini, padre Tonino e padre Ermanno che sono venuti da Fossano, padre Marcello e padre Alberto, monsignor Dino Marchio e il sindaco Marco Gallo, perché senza di loro questo posto oggi non esisterebbe. Ingenium è un sodalizio nati circa 15 anni fa per far conoscere e valorizzare i macchinari i frutti dell’ingegno del passato. Nel luglio 2012 i cappuccini ci hanno affidato la struttura in comodato d’uso e così il nostro progetto ha potuto avere una casa. Nel 2018 inauguravamo il parco che è sorto su quelli che erano i campi del convento secondo. Il progetto, redatto dell’architetto Brunetti, prevedeva già il giardino che inauguriamo oggi per allietare con bellezza e fiori chi si troverà a frequentare questi spazi. È nata poi un’idea per un’ulteriore opera: le statue realizzate dall’artista piozzese Franco Sebastiano Alessandria raffiguranti San Francesco nel momento in cui incontra e abbraccia il lebbroso. Le motivazioni che hanno portato alla realizzazione di quest’ora sono tre: l’affetto che abbiamo verso il santo di Assisi, la riconoscenza verso i padri cappuccini che ci hanno affidato l’area e infine il desiderio di porre una perenne testimonianza della presenza francescana in questi spazi”.
Le statue sono accompagnate da una targa che recita: “A San Francesco di Assisi Patrono d'Italia. L'associazione INGENIUM appone oggi questo omaggio come segno di riconoscimento verso i Frati Cappuccini che, con generosa scelta, offrirono questi spazi per le sue attività a favore della comunità buschese. L'insegnamento di San Francesco ispiri ancora e sempre i nostri passi”.
Le statue sono arricchite con delle pietre di un mulino dismesso che sono state messe a disposizione dal giovane Danilo Golè, scomparso improvvisamente a 38 anni a Monastero di Dronero lo scorso giugno. Presente per l’inaugurazione il sindaco Marco Gallo con la sua amministrazione. “Questo è un luogo molto caro ai buschesi - ha detto il primo cittadino - siamo grati l’associazione che lo cura con amore e attenzione portando avanti il patrimonio donato dai padri cappuccini”. “Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo giardino - ha detto l’assessore Ezio Donadio - e di questa opera, un grazie particolare all’associazione Ingenium per tutto il lavoro che fa per il territorio”. “Non potevo rifiutare di realizzare queste opere - ha detto Franco Sebastiano Alessandria - sono molto legato a San Francesco, era il nome di mio padre, io mi chiamo Franco e mia figli Francesca. Per me è stato un piacere e un divertimento”. “Tutto questo c’è - ha concluso padre Claudio Passavanti - perché qualcuno ha riempito il nostro vuoto con presenza. Nella vita c’è sempre un prima e un dopo qua ci sentiamo sempre a casa”.
Il giardino con le statue ha poi ricevuto la benedizione alla presenza delle autorità civili e religiose, prima della celebrazione della Santa messa.