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Solidarietà | 03 ottobre 2023, 10:42

Centro Down Cuneo in piazza Galimberti contro “le scuse ridicole per non essere inclusivi”

Domenica 8 ottobre si celebra la Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down. Banchetto informativo dalle 9.30 alle 18.30

I ragazzi del Centro Down Cuneo

I ragazzi del Centro Down Cuneo

 

“Scuse ridicole per non essere inclusivi”. È questa la campagna con cui, domenica 8 ottobre, si celebra in 200 piazze italiane la Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down.

Il banchetto informativo sarà allestito anche in piazza Galimberti a Cuneo dalle 9.30 alle 18.30. Ci sarà un servizio di traccabimbi e gli educatori che parleranno dei tanti progetti messi in campo dall'associazione Centro Down Cuneo. I volontari distribuiranno un messaggio di cioccolato (realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale) per sostenere progetti volti all’inclusione e alla partecipazione attiva.

Centro Down Cuneo è nato nel 1989 su iniziativa di un gruppo di genitori, con lo scopo di sostenere e tutelare le persone con Trisomia 21 e le loro famiglie, promuovenedo iniziative che favoriscano in tutti gli ambiti lo sviluppo ottimale delle abilità cognitive, motorie e dell’autonomia delle persone con sindrome di Down.

Oggi sono 104 le famiglie associate che arrivano da tutta la Provincia. Tre le sedi: a Cuneo, Fossano e Saluzzo. Una decina gli educatori che portano avanti numerosi progetti. Lo scopo principale è giungere ad una vita indipendente partendo fin da piccolini. Si collabora con il Consorzio Socio Assistenziale di Cuneo per progetti lavorativi, poi ci sono anche progetti sulla sessualità, musicoterapia, arteterapia, e massaggi terapeutici.

Le scuse più ridicole? Ci dice una mamma del Centro Down Cuneo: “A parte quella che non potevano portarla in gita o fare l' estate ragazzi perché era celiaca. I Boy Scout mi hanno detto che non potevano assisterla, ho proposto loro l'assistenza di un volontario che trovavo io oppure di una educatrice che conosceva mia figlia a spese mie. Mi hanno risposto che quello è cosa fanno i Boy Scout e non potevano accettare”.

Le persone con sindrome di Down affrontano ogni giorno episodi di discriminazione e devono lottare ogni giorno per ottenere un posto a scuola, nello sport, nei campi estivi, nel mondo del lavoro e nella vita sociale nonostante le conquiste ottenute e l’impegno per vedere riconosciuti i propri diritti. In un mondo sempre più attento all’inclusività, però l'esclusione non è quasi mai esplicita, spesso vengono dette scuse ridicole che nascondono una verità più dura e pregiudizi difficili da ammettere. Le persone con disabilità subiscono svantaggi sistematici in tutti gli ambiti della loro vita per un meccanismo pervasivo, insidioso e invisibile, dato “per scontato”: l’abilismo. Ma nessuna scusa può essere accettabile per discriminare. Non ci sono scuse per non essere inclusivi.


Cristina Mazzariello

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