Un lento ritorno alla normalità. Martedì sera ha riaperto il centro di prima accoglienza di via Pola, che, come ci aveva spiegato il direttore della Caritas albese, don Mario Merotta, si occuperà degli "ultimi di quelli che non hanno documenti lavoro e prospettive". Attualmente sono ospitati 18 migranti. La zona rimane comunque presidiata con carabinieri e polizia municipale, sotto la regia della questura, per garantire la sicurezza e per scongiurare comportamenti violenti e criminali che si erano reiterati nei giorni e nelle settimane scorse.
La gestione degli stagionali avrà, invece, come regista il Comune di Alba, insieme a diversi attori del territorio. Spiega l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Alba Elisa Boschiazzo. "Attualmente ci stiamo occupando di trovare alloggio e aiutare una ventina di stagionali: 9 sono ospitati in un casolare nella frazione Pertinace di Treiso, 5 a Racca, 4 in un bed & breakfast di Alba, 2 a Casa Pina in frazione Mussotto. Sempre al Mussotto l'associazione 'Proteggere Insieme" ci ha dato la disponibilità di alcuni locali nella loro sede, che stiamo usando per ospitare altre persone".
Passi importanti, che fanno parte di una strategia condivisa, di tanti attori coinvolti anche in maniera silenziosa. Aggiunge l'assessore Boschiazzo: "Non è stato un percorso facile, abbiamo lavorato tantissimo, ringrazio la questura e il prefetto per il sostegno e la disponibilità, tutte le persone che si sono mobilitate e anche i volontari per l'impegno. Il nostro aiuto agli stagionali non è estemporaneo, ma si muove all'interno di progetti che si occupano di prevenzione e contrasto di forme di distorsione del lavoro in tutti i settori e di aiuto alle persone perché possano ottenere non solo un'autonomia abitativa, ma organizzativa e gestionale".