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Attualità | 29 settembre 2023, 12:19

Nava, Tenda, autostrada: le proposte di Uncem per far uscire la Granda dall'isolamento

Cinque le proposte dell'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, tra le quali la riattivazione delle linee ferroviarie dismesse

Nava, Tenda, autostrada: le proposte di Uncem per far uscire la Granda dall'isolamento

Cinque domande e altrettante proposte per uscire abbattere le barriere che isolano il territorio della Granda e del Piemonte. 

E' stato presentato ieri sera, giovedì 28 settembre, nella sala polivalente della Croce Bianca di Ormea, il dossier redatto da Uncem relativo alle problematiche legate alla viabilità non solo della Val Tanaro o delle Valli del Cuneese, ma di tutta la Granda e del Piemonte. 

"Nel 2014, con Lido Riba - ha ricordato il presidente di Uncem Piemonte, Roberto Colombero - avevamo posto a politici, istituzioni, consiglieri regionali, parlamenta e al governo alcune domande relative al futuro del quadrante nord occidentale del nostro Paese; analizzando come Torino, il Cuneese, la Valli di Lanzo stavano in relazione alla Francia, alla Liguria, alla Valle d'Aosta e alla Svizzera. La situazione oggi, complici anche la crisi economica e climatica, si è complicata. E in questo dossier torniamo a porre, come fatto nel 2014 e poi nel 2017 a Cuneo] cinque domande e a fare cinque proposte, sullo stato delle relazioni, dei rapporti, dei flussi.

Partendo da una centrale, stante quanto sta succedendo con limitazioni al Frejus e al Monte Bianco, con reti che attraversano i territori, da una parte sempre più cariche di mezzi, dall'altra sprovviste di adeguati investimenti per renderle efficienti.

C'è un rischio di esclusione del Piemonte dalle reti internazionali dei trasporti, delle merci, dei flussi che interessano l'Europa? Cosa fare per garantire inclusione e protagonismo?".

Un tema che tocca da vicino la popolazione della Valle Tanaro che ha partecipato numerosa all'incontro, insieme ai sindaci dei comuni limitrofi con presenza anche di amministratori liguri. 

 

"Il tema dei trasporti e dei collegamenti nelle nostre zone - ha sottolineato Giorgio Ferraris, sindaco di Ormea e presidente dell'Unione Montana Alta Valle Tanaro - si trascina da anni senza aver mai trovato una risposta risolutiva. Occasionalmente torna all'onore delle cronache quando ci sono situazioni emergenziali, si pensi in questo caso all'ordinanza per il blocco dei tir a Pornassio. La situazione è complessa: l'aumento del traffico pesante sul Colle di Nava non è dovuto tanto alla chiusura del Tenda, quanto alla situazione della rete autostradale dove sono da tempo aperti cantieri per la messa in sicurezza, opere decise dopo il crollo del Morandi."

Al centro dell'incontro il nodo chiave: non si può ragionare in maniera singola o individuale; i problemi che si riscontrano in Val Vermenagna piuttosto che in Val Tanaro devono essere posti all'attenzione di tutti. 

"Se le Alpi sono cerniera e non barriera, occorre lavorare a livello politico per rafforzare le istituzioni. - ha evidenziato il presidente di Uncem Nazionale, Marco Bussone - "Rafforzare le Istituzioni delle comunità è decisivo per essere aperti e inclusi, inclusivi in territori cerniera d'Europa."

Circonvallazione di Demonte, lavori al Tenda, progetto per l'Armo Cantarana e Mercantour: tutti progetti che, a fasi alterne, come evidenziato nel corso del convegno, tornano al centro del dibattito politico, senza arrivare di fatto mai a un punto concreto. 

LE PROPOSTE

Rendere centrale il nodo Torino per il trasporto di merci su gomma attraverso la linea ferroviaria con la Francia

"Con il nuovo tunnel di base che TELT sta realizzando, - spiegano da Uncem - e con uno scambio a Torino delle merci che salgono dal porto di Genova. Torino deve essere centrale. Per le persone e per le merci. Per il turismo e per i beni che solcano il nord, al di sotto delle Alpi. Se Torino è centrale, le Alpi sono centrali, evitando spostamenti di baricentro sopra le Alpi. Ed è necessario Torino sia centrale."

Le Autostrade diano benefici ai territori

"Una percentuale del pedaggio delle autostrade deve ritornare
ai territori. - spiegano da Uncem - "Deve essere ridestinata ai territori attraversati. Oltre naturalmente a sconti per i residenti lungo le aste viarie ad alta velocità. Che usano quelle autostrade non per volontà, ma perché spesso la viabilità secondaria non sopporta alto traffico e non permette di raggiungere Delegazione Piemontese efficacemente in tempi ragionevoli, lavoro e servizi. Sconti sui pedaggi. E soprattutto, una percentuale del pedaggio - 5 o 10 centesimi a veicolo - che vengono investiti sui territori. Che con le loro foreste gestite - ad esempio - assorbono la Co2 emessa dai veicoli. E questo ruolo deve essere riconosciuto. Oppure, quel "ritorno" può essere destinato a investimenti sulle strade".

Riattivazione dei 'rami secchi' ferroviari

Un punto che è stato discusso anche in Val Tanaro in relazione al trasporto scolastico nelle scorse settimane (leggi qui). La Linea Ceva-Ormea, chiusa dal 20212, regolarmente manutenuta è utilizzata per il treno stoico, ma dalla valle è stata lanciata anche una petizione (leggi qui) per poterla riaprire al pubblico trasporto.

"Chiudere le ferrovie, considerandoli "rami secchi' è stata una scelta politica dannosa, scellerata. Uncem dice con chiarezza che quelle ferrovie vanno riattivate subito, con investimenti e senza trasformarle in piste ciclabili portando poi tutto il traffico su gomma.
E quei binari non sono manco solo "turistici". Sono necessari per avvicinare le valli alle città. Se qualcuno non lo avesse compreso, glielo spiegheremo efficacemente."

Le ultime due proposte del dossier: Modernizzare il TPL in maniera più green e un patto tra Torino e la Valli.

"Non solo treni a idrogeno - prodotti peraltro in Piemonte! - sugli assi ferroviari regionali, come sulla Torino-Aosta o sull'importantissima Torino-Cuneo-Nizza-Ventimiglia. Idrogeno, come si sta portando in Val Camonica, verso Edolo, con un importantissimo sistema di relazioni tra pubblico e privato. Occorre modernizzare e rendere smart, intelligenti, e sostenibili - nel quadro delle Green Communities - i trasporti nelle valli. Oggi ancorati a modelli degli anni '70. Treni-bus ad esempio, altri sistemi. Il traffico, se le autostrade sono intasate, si ripercuote negativamente su strade statali e provinciali. E anche il TPL soffre."

Arianna Pronestì

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