Attualità - 20 settembre 2023, 19:05

"Primo tra i primi, iniziò a Boves la lotta di liberazione": a Torino nuova targa celebra Ignazio Vian

Ucciso il 22 luglio del 1944 insieme ad altri detenuti politici, il comandante della Resistenza è stato ricordato con un memoriale in corso Vinzaglio all'angolo con via Cernaia

Catturato il 19 aprile del 1944, detenuto e torturato per tre mesi al carcere 'Le Nuove' di Torino, impiccato al platano di Corso Vinzaglio il 22 luglio. La storia del comandante partigiano Ignazio Vian inizia nelle fila dell'esercito italiano come sottotenente a Boves, in provincia di Cuneo. Anche da alleato dei nazisti manifestò già orrore per le crudeltà dell'esercito tedesco, che lo portarono a organizzare un gruppo di resistenza nel cuneese dopo l'armistizio del '43.

Proprio a Boves, il suo gruppo assistette al triste eccidio da parte delle SS naziste, che uccisero 23 civili e rasero al suolo più di 300 case durante una spedizione punitiva. Vian fu catturato a Torino durante una missione per conto del CLN (Comitato di liberazione nazionale), e impiccato dopo tre mesi di torture all'angolo tra Corso Vinzaglio e via Cernaia insieme ai prigionieri politici Battista Bena, Felice Briccarello e Francesco Valentino.

Sul luogo del delitto, all'inizio di Corso Vinzaglio tra viale e controviale, in direzione sud, è presente un cippo che ricorda le quattro vittime del nazifascismo, lasciate appese per una settimana come monito ai cittadini. Da oggi si aggiunge una targa che ricorda il comandante Vian. "Primo tra i primi - recita la scritta - Il 19 settembre 1943 iniziò a Boves la lotta di liberazione".

Sotto la targa è presente un QR code che, se inquadrato, rimanda alla sua biografia sul sito del Museo del Carcere Le Nuove.

"In undici giorni ha saputo radunare 150 volontari per combattere i tedeschi - ha commentato la presidente del consiglio comunale e della commissione toponomastica Maria Grazia Grippo - Era un eroe, ma anche un uomo di fede e di cultura che seppe ispirare molte persone".

Oltre al sindaco di Boves Maurizio Paoletti e alle associazioni legate alla Resistenza, tra cui ANPI, alla commemorazione era presente il nipote del comandante, Lorenzo Vian, che ha ricordato: "Visse nella pienezza del dovere e nella fermezza del carattere e affrontò i pericoli con consapevolezza. Visse cristianamente la sua rivolta al paganesimo nazista”.

Francesco Capuano