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Economia | 15 settembre 2023, 07:00

Come sarà il web con l’intelligenza artificiale

Come sarà il web con l’intelligenza artificiale

Sulla rivoluzione che porterà, e sta già portando, l’intelligenza artificiale sulle nostre vite si è scritto e detto parecchio. C’è chi parla di lavori che andranno perduti, di famiglie sul lastrico perché quel mestiere andrà in disuso e c’è chi, invece, parla di nuove opportunità che dovranno solo essere colte.

Al di là di queste posizioni, che solo il tempo dirà come e se si verificheranno, è importante comprendere come tutto il web cambierà totalmente con l’intelligenza artificiale. Ecco i punti salienti.

Attenzione agli aggiornamenti

Uno dei limiti di ChatGpt, che comunque negli ultimi tempi si stanno limando, è il non aggiornamento in tempo reale di ciò che succede sul web. Quando si inserì nel mercato, tra dicembre e novembre 2022, infatti, dopo vari test tanti utenti si accorsero che gli aggiornamenti erano datati al 2021. Non stiamo parlando di temi di nicchia su cui, magari, ci può anche stare che un software, soprattutto quando è agli inizi, non si aggiorni rapidamente.

Però anche su tematiche come il Festival di Sanremo o i campionati di calcio presentava delle lacune non indifferenti. Se, poi, si voleva chiedere all’intelligenza artificiale qualcosa di più specifico, andava in panne. Questo è un grande problema soprattutto per chi lavori in settori che cambiano continuamente o abbastanza delicati di per sé.

Oggi la situazione è radicalmente cambiata, anche per settori specifici e settoriali, soprattutto quelli sensibili. Basti pensare che non di rado è possibile trovare delle informazioni specifiche su argomenti molto di nicchia, come può essere un particolare casino, ad esempio 888 casino offrendo dei punti di svolta molto interessanti.

Articoli tutti uguali

Questo è un altro rischio molto importante. Magari dal punto di vista formale e sostanziale gli articoli con l’intelligenza artificiale sono corretti e danno anche informazioni giuste. Però c’è il forte rischio che possano essere tutti quanti uguali. Certo, si può cambiare il prompt, lo stile di scrittura, dare delle indicazioni ben precise ma, al momento, la varietà che può offrire non è certamente paragonabile a quella dell’uomo. Basti pensare che ogni persona, anche se la pensa in maniera uguale su un particolare argomento, scriverà un testo in maniera totalmente diversa rispetto a un altro. Proprio perché ognuno di noi ha un proprio vissuto, un proprio stile, un proprio parere che va oltre l’intelligenza artificiale. Almeno per il momento.

Google si rivoluzionerà

Figurarsi se un’azienda come Google rimanga a guardare. Con molta probabilità, la SERP – cioè quello che l’utente vede quando digita una parola chiave su Google – si rivoluzionerà radicalmente. Più di come ha fatto già in passato quando ha inserito i video, le foto, Google News e chi più ne ha più ne metta.

Infatti, c’è il forte rischio che un utente si rivolga direttamente all’intelligenza artificiale piuttosto che a Google per conoscere le informazioni. E siccome stiamo parlando di miliardi di euro, il colosso americano correrà ai ripari come già sta facendo.

Riuscendo, con ogni probabilità, a sorprendere ancora una volta e a mantenere il suo predominio nel settore del web.

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