Agricoltura - 15 settembre 2023, 07:12

Quale futuro per le Doc piemontesi: i consorzi di tutela si confrontano nel ricordo di Paolo Desana

Domenica 17 settembre nel salotto di Piemonte Land l'incontro di chiusura della Douja d'Or ad Asti

Il roerino Francesco Monchiero, da alcuni mesi alla guida di Piemonte Land of Wine

Come si dice il titolo è tutto programma. E, in effetti, il talk organizzato domenica 17 settembre, alle 16,30 nella tensostruttura di piazza San Secondo ad Asti, in occasione della chiusura della Douja d’Or, da Piemonte Land of Wine, che della manifestazione (8-17 settembre) è partner principale insieme alla Camera di Commercio di Alessandria-Asti, punta su un tema delicato e importante, sia pure molto tecnico: “Quale futuro per le doc piemontesi”. 

Nel titolo del convegno non c’è il punto di domanda, ma l’invito a ragionare sull’argomento è implicito. Nel sottotitolo, invece, qualche indizio esplicito in più: “Nel ricordo di Paolo Desana, padre delle DOC, i Consorzi di tutela si confrontano”

Ospite dell’incontro, al quale sono stati invitati tutti i Consorzi vitivinicoli di tutela del Piemonte, sarà Andrea Desana, figlio di Paolo, che dialogherà con il giornalista astigiano Sergio Miravalle.

Dice il canalese Francesco Monchiero, presidente di Piemonte Land e produttore vitivinicolo del Roero: «Dopo l’interessante convegno del 9 settembre, organizzato dall’Accademia della Vite e del Vino, e di cui noi di Piemonte Land of Wine siamo stati partner, ecco che il 17 proponiamo un un tavolo di lavoro piemontese per ragionare delle nostre denominazioni in ambito europeo e internazionale. I consorzi da sempre sono in prima linea nel difendere e tutelare le denominazioni vinicole, e il forum di domenica prossima sarà la conferma di quanto tutti gli attori della filiera vitivinicola del Piemonte abbiano a cuore il futuro del mondo del vino piemontese, con programmi, progetti, strategie e iniziative che devono nascere da una concertazione e da una condivisione piena e trasparente. Dobbiamo farlo per progettare al meglio il futuro del nostro comparto, rispettoso delle regole e di un’etica rigorosa su ambiente, paesaggio e, non ultime, della salute e della dignità delle persone».

C. S.