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Attualità | 05 settembre 2023, 07:01

Sceglie il treno per andare da Genova a Limone: “Non ci sono posti”. Ma i vagoni erano vuoti

È successo ad un signore che con la sua bici sabato ha deciso di trascorrere due giorni in Val Vermenagna. Nessuna disponibilità di posti alla biglietteria automatica né in biglietteria, è salito lo stesso. A bordo la sorpresa, 24 ore dopo il caos sul Ventimiglia-Cuneo con utenti ammassati

Sceglie il treno per andare da Genova a Limone: “Non ci sono posti”. Ma i vagoni erano vuoti

Mentre sul treno Ventimiglia-Cuneo si assiste ormai quasi settimanalmente a scene di fantozziana memoria, con utenti ammassati per oltre due ore di viaggio, come testimoniato dalla collega Barbara Simonelli nel pezzo pubblicato ieri (lunedì 4 settembre), tra Liguria e Piemonte c’è chi è riuscito a provare il rovescio della medaglia: viaggiare da Genova a Limone su un convoglio praticamente vuoto dopo essersi visto rifiutare l’acquisto di un biglietto “perché non ci sono disponibilità”.

È successo a un signore di Genova che sabato mattina, 2 settembre, ha deciso di trascorrere un paio di giorni a Limone Piemonte. Unica compagna di viaggio la bici. Da cittadino attento al proprio e altrui futuro ha giustamente pensato di usare il treno per lo spostamento: niente code, massima comodità e una mano tesa verso la mobilità sostenibile.

Tutto bene? Non proprio. Una volta giunto in stazione il signore ha deciso di acquistare il biglietto per Limone, via Savona, attraverso la biglietteria automatica. Sorpresa, tutti i posti risultavano già prenotati: treno “sold out”. Sarà un errore”, ha pensato il nostro viaggiatore genovese, che senza perdersi d’animo si è recato alla biglietteria: “Non posso fare alcun biglietto, i treni sono pieni”, è però stata la risposta che si è sentito dare dall’addetto.

A questo punto non gli restava che un’opzione: prendere l’auto, oppure provare sfidare la sorte e salire ugualmente sul treno, con la prospettiva, se vi avesse trovato posto, di pagare il prezzo del biglietto maggiorato, così come avviene a chi lo acquista a bordo. Il signore ha deciso di prendere il primo convoglio in transito.

Sorpresa nella sorpresa, il treno era praticamente vuoto: “Sono rimasto sbalordito - ha raccontato alla redazione del quotidiano genovese Il Secolo XIX, che ha raccolto la sua testimonianza -. Dovessi dare una percentuale sul treno c’era solo il 10/20% di posti occupati”. Sempre secondo il suo racconto, “le poche persone a bordo sono scese ad Arenzano, così ho fatto il resto del viaggio fino a Limone praticamente da solo”. A testimonianza, una sua foto nella quale si vede il vagone praticamente vuoto.

Nell’articolo non è specificato se il tragitto percorso sia stato quello verso Ventimiglia con cambio su Limone, oppure abbia scelto la tratta in direzione Torino con doppio cambio a Savona e Fossano. Resta il fatto, inspiegabile, sul perché per la biglietteria automatica, ma anche per il personale, tutti i treni risultassero al completo.

Vetiquattr'ore dopo il caos, col Regionale delle 18.49 Ventimiglia-Cuneo equipaggiato di soli tre vagoni al termine di una giornata festiva ed estiva. Presi d’assalto da utenti che hanno avuto il solo “torto” di aver scelto il treno come mezzo di trasporto per recarsi al mare.

Succede anche questo nel desolante panorama del trasporto regionale ferroviario locale tra Piemonte e Liguria.

Cesare Mandrile

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