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Attualità | 31 agosto 2023, 18:21

Migranti abbandonati in via Pola, l'Associazione Culturale Immigrati Alba: "Vogliamo risposte, siamo stati isolati"

Abdelkhalek Elbounadi, presidente e fondatore di Acia, è molto scosso per la situazione: "Il centro di prima accoglienza continua a essere chiuso. La gente dorme in cortile e per le strade"

La situazione in via Pola, questa mattina, 31 agosto

La situazione in via Pola, questa mattina, 31 agosto

Abdelkhalek Elbounadi è presidente e fondatore di Acia (Associazione culturale immigrati Alba). Due volte al giorno, mattina e sera, fa un sopralluogo in via Pola dove c'è il Centro di Prima Accoglienza, chiuso ad agosto. All'una del 31 agosto non c'è nessuno, ci sono solo oggetti, tracce, resti di cibo, borse di plastica di chi ha dormito in cortile o sul ciglio della strada. I cassonetti sono strapieni di rifiuti, su un muretto sono stesi alcuni vestiti. Ci sono letti, materassi lasciati alla rinfusa, anime di nottate nervose e piene di rabbia. "Ora è tutto vuoto, le persone saranno a lavorare o davanti alla stazione. Alla sera qui è tutto pieno. La gente è esasperata, hanno sigillato l'entrata del Centro, così le persone dormono come possono: sotto la pioggia, al caldo, fra le zanzare".

L'Acia gestisce per conto del Comune di Alba le docce e i bagni pubblici di piazza Prunotto. "Per ora non c'è una grande affluenza, ci vengono circa 5 o 6 persone, ma sono convinto che nei prossimi giorni la situazione cambierà", aggiunge Elbounadi.

Il suo tono pacato, si irrigidisce di colpo: "Noi siamo pronti a continuare a mediare, ma la situazione sta diventando difficile. Non vogliamo attaccare nessuno, ma è il momento delle risposte. Il vescovo Brunetti nell'omelia della messa di San Lorenzo si è richiamato all'accoglienza, facendo un appello alla comunità e alle istituzioni, e poi ci ritroviamo il Centro chiuso. Bisogna capire cosa vogliano fare e quali siano le strategie".

"Non abbiamo mai vissuto una situazione del genere – conclude Elbounadi –, non c'è un'assistenza per gli stagionali e i migranti, e non siamo stati chiamati in causa per collaborare con la Caritas. Con il Comune di Alba c'è un dialogo continuo e anche con il Consorzio Socio Assistenziale Alba-Langhe-Roero portiamo avanti progetti delicati che coinvolgono donne migranti e minori: questo per dire che non ci tiriamo mai indietro quando si tratta di lavorare per l'integrazione".

Daniele Vaira

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