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Attualità | 28 agosto 2023, 09:50

Maltempo, in tutta la Granda valori prossimi ai 100 millimetri di pioggia nelle ultime 24 ore

Picco segnalato a Farigliano, seguito da Alba, dove si registrano allagamenti nella zona di corso Barolo. Si abbassa la quota neve. Corsi d’acqua al di sotto dei livelli di guardia

Allerta arancione oggi in una significativa area della Granda

Allerta arancione oggi in una significativa area della Granda

Tocca a Farigliano - con 115,6 millimetri di pioggia nelle ultime 24 ore - il picco delle precipitazioni registrate in Granda a causa dell’ondata di maltempo che sta interessando in queste ore l’intero Piemonte.
Le forti piogge scese in particolare dal pomeriggio di ieri e proseguite per buona parte della notte hanno comunque fatto registrare valori prossimi ai 10 centimetri in buona parte delle provincia, come confermano i dati raccolti dai pluviometri dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente coi 109.6 millimetri di Alba – dove si sono registrati allagamenti nella zona di corso Barolo –, i 104.2 di Saluzzo, i 102 di Bra, i 95.1 di Savigliano (Marene), i 91,4 di Cuneo (Cascina Vecchia), gli 84.4 di Mondovì e i 76.6 di Fossano.
Valori ben lontani dai 225.9 millimetri di Sabbia, nel Vercellese, e dai 206.4 di Vicomorasso, in provincia di Genova, ma ai quali si guarda con la dovuta apprensione in ragione delle previsioni che, per la giornata odierna, hanno convinto i tecnici di Arpa ad aggiornare le previsioni di allerta già diramate nella giornata di ieri relativamente ai centri interessati dal livello di pericolo arancione (leggi qui).

LE PREVISIONI

"Nel corso della mattinata – rileva l'agenzia –, il lento spostamento verso est della perturbazione determinerà una graduale attenuazione delle precipitazioni sui settori centro-occidentali, che saranno a carattere più sparso e intermittente, con locali scrosci moderati. Permarranno ancora fenomeni intensi, anche molto forti, sparsi sul settore nord-orientale al confine con la Lombardia e sulla parte meridionale al confine con la Liguria. Ai fenomeni saranno associate fulminazioni e forti raffiche di vento".
 

SI ABBASSA LA QUOTA NEVE

Da segnalare il calo della quota della neve sui 2000-2100 m sulle zone alpine di confine occidentali e settentrionali.
Il progressivo abbassamento delle temperature sta determinando nevicate sull’arco alpino piemontese. Le nevicate stanno interessando soprattutto i settori occidentali e settentrionali con apporti di circa 5 cm sopra i 2500 metri sulle Alpi Cozie Nord e Alpi Graie di Confine e sopra i 2900-3000 metri sulle Alpi Pennine e Alpi Lepontine. La quota neve è in calo e soprattutto su alta Val Chisone e alta Val Susa e ha raggiunto i 2000 metri imbiancando Sestriere (Torino). Spostandosi verso nord la quota neve risulta più elevata: circa 2300 metri in alta valle Orco e 2800 metri circa su Alpi Pennine e Lepontine.  

CORSI D’ACQUA

Le piogge cadute nelle ultime ore hanno determinato un innalzamento dei livelli idrometrici del reticolo secondario e principale dell’intera regione.
Gli incrementi più significativi – fa sapere Arpa – si sono registrati sui corsi d’acqua minori del bacino del Tanaro, del Toce e del Sesia, in particolare per il Borbore a San Damiano d’Asti, il Santino a San Bernardino (VB) e il Sessera a Pray (BI). Nel Torinese si segnala il repentino e temporaneo innalzamento del livello idrometrico della Dora Riparia, in conseguenza delle forti piogge.
I livelli dei corsi d’acqua del reticolo principale ricadenti nelle aree maggiormente interessate dalle precipitazioni mostrano al momento incrementi apprezzabili ma ancora poco significativi, così come anche lungo l’asta del fiume Po.
Sulla base delle precipitazioni pregresse e previste, nelle prossime ore sono ancora attesi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua principali e secondari che si manterranno generalmente al di sotto del livello di guardia.

RISCHIO FRANE

Per quanto riguarda i fenomeni di versante, secondo Arpa "la giornata sarà caratterizzata da una probabilità anche elevata che si verifichino inneschi isolati di frane superficiali nelle aree montane e pedemontane alpine del Biellese e del Verbano e inneschi diffusi nel Torinese, Cuneese e Alessandrino, nonché nelle aree collinari del Torinese, Cuneese e Novarese"

Redazione

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