Attualità - 24 agosto 2023, 07:10

Ricerca di giovani e formazione continua: "Così l'ospedale di Verduno e l'Asl Cn2 cercano di essere più appetibili"

Il direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio spiega l’importanza di investire nella ricerca e nell'approfondimento. “Vogliamo diventare una soluzione di eccellenza per le persone in formazione specialistica in arrivo da tutta Italia, medici e non solo”

L'ingresso "Santa Vittoria" del nuovo ospedale di Verduno

Non sono tempi facili per gli ospedali: carenza di personale, liste di attese che possono essere interminabili e fondi ridotti all'osso. A Verduno si cerca, però, di guardare al futuro con due assi nella manica: i giovani e la formazione, come ci spiega Massimo Veglio, direttore generale dell'Asl Cn2.

Partiamo da una questione che ha tenuto banco sui quotidiani e sui telegiornali, ma è vero che si danno incentivi ai medici che decidono di venire a lavorare a Verduno?
"L'argomento deve essere trattato in maniera precisa e puntuale. La Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus offre la possibilità di avere un alloggio agli specializzandi o a coloro che fanno stage o tirocinio nei corsi di specializzazione o nelle lauree  specialistiche. L'Asl non può dare degli incentivi, sarebbe una cosa illecita. Ovviamente ogni cosa viene fatta consultandoci e con il nostro accordo, ma è attraverso il ruolo fondamentale e la preziosa collaborazione della Fondazione che si sviluppa l'iniziativa e vengono cercate le strutture ricettive".

Qual è il vostro obiettivo?
"Far crescere giovani talentuosi e farli entrare nei processi operativi dell’ospedale per tutto il periodo del percorso formativo. Si tratta di un fatto positivo, un aiuto e uno stimolo per tutti. Pensiamo sia un circolo virtuoso necessario per crescere. A questo noi aggiungiamo elementi importantissimi, la formazione continua e la ricerca".

Possono fare la differenza?
"Gli specializzandi e i giovani professionisti non vogliono fare solo lavori di base che possono diventare “routine”, ma essere impegnati anche nella ricerca e nell'approfondimento. Il compito prioritario di un Asl è quello di tutelare la salute dei cittadini, certo, ma bisogna lavorare su più fronti anche raccogliendo fondi da  enti e singoli cittadini  per la ricerca. Così è più facile che in futuro i professionisti ci scelgano. Chi approfondisce, diventa a sua volta un formatore ed è una ricchezza. Nella primavera 2023 erano presenti in azienda più di 100 persone che seguivano periodi di tirocinio pratico".

Quanto tempo gli specializzandi rimangono alle vostre dipendenze?
"Non c'è un tempo prestabilito, ogni scuola di specializzazione ha le sue regole e le sue richieste che devono incrociarsi con le esigenze dei nostri clinici. Molti specializzandi sono di passaggio, vincono concorsi altrove o si stabilizzano nei centri maggiori come Torino e Novara, ma alcuni può capitare che restino qui".

Sul tema della carenza del personale sanitario, qual è la vostra situazione?
"Avremmo bisogno di decine di dirigenti e centinaia tra infermieri e altre professioni sanitarie, personale tecnico e amministrativo, ma tengo a precisare che si tratta di un'altra questione rispetto a quella degli specializzandi. Loro non sono impiegati per sopperire a una carenza, sono certo una risorsa, ma anche un costo in termini di energia: devono essere seguiti e formati”.

 

Daniele Vaira