Non un semplice allenatore, ma un grande maestro di vita e di sport che ha lasciato il segno in tante generazioni di calciatori. Parliamo ovviamente di Carletto Mazzone, il tecnico romano che sabato ha lasciato questa terra all'età di 86 anni.
Da sabato sono giunte innumerevoli attestazioni di suoi ex calciatori, da Pep Guardiola a Roberto Baggio, da Antonio Conte a Francesco Totti e via dicendo. Anche l'ex attaccante del Lecce Ezio Panero, originario di Centallo e attuale Direttore Tecnico del Fossano Calcio, lo ricorda con grande affetto. Un legame intenso e profondo che supera il normale rapporto tecnico/giocatore. Non a caso Ezio Panero in queste ore è in viaggio verso Ascoli Piceno, dove nel pomeriggio si svolgeranno i funerali di Mazzone.
"Per me è stato come un padre" - ci spiega Ezio Panero, ex attaccante del Lecce negli anni '80 - "Mazzone era una persona con una dolcezza interiore straordinaria, ma esternamente duro. Con lui ho esordito in serie A in un Verona-Lecce (2-1) del 1988. Ho avuto la fortuna di averlo come allenatore in quella fase di età in cui oltre il calciatore si forma soprattutto l'uomo e per me è stata una figura fondamentale. Tanti giovani di oggi avrebbero bisogno di essere allenati da una persona come Carlo Mazzone".
Hai un aneddoto a cui sei particolarmente affezionato? "Ho bellissimi ricordi con lui, alcuni dei quali ancora oggi mi fanno sorridere." - continua Panero, che tra una settimana compirà 60 anni - "Tra tutti vi racconto un episodio accaduto in un martedì dopo la partita: ero piuttosto contrariato perché stavo giocando poco e quando scesi in campo per il consueto allenamento passai davanti a Mazzone. Lui era intento a fare delle interviste, ma si girò verso di me e mi disse buongiorno. Io ricambiai il saluto di stento e volsi lo sguardo con la tipica arroganza giovanile. Lui a quel punto mollò i giornalisti e venne a tirarmi le orecchie per il mio atteggiamento. Da quel momento in poi il modo di fare cambiò radicalmente. Con Mazzone sono cresciuto non solo come giocatore, ma soprattutto come uomo".
Se volti lo sguardo al cielo cosa senti di dirgli? "A Mazzone posso solo dire mille volte grazie per tutto quello che mi ha dato...e ovviamente che non lo dimenticherò mai".