Attualità - 21 agosto 2023, 12:06

Un doppio appuntamento per la fine del mese di agosto e della 56ª edizione del Festival dei Saraceni

Il Concerto finale con ingresso libero si svolgerà nella Reggia di Val Casotto il 27 agosto alle 18

Anche quest’anno prosegue, dal 21 al 27 agosto, la terza edizione del corso dedicato alla Formazione Orchestrale presso la località di Pamparato (CN), promosso e coordinato dall’Academia Montis Regalis di Mondovì. Un progetto realizzato con la collaborazione di docenti di primo piano, tra cui Roberto Ranfaldi, violino di spalla dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e concertista molto richiesto a livello internazionale, Massimo Barbierato violinista e del violoncellista Gioele Gusberti;

Nel corso della settimana saranno effettuate lezioni individuali di strumento e attività di laboratorio orchestrale e, a tutti gli allievi, verrà offerta la possibilità di suonare davanti a un vasto pubblico. La compartecipazione di studenti, di tutte le età, permetterà ai più piccoli di confrontarsi con coloro che affrontano, già, un percorso impegnativo.

Oltre al Concerto finale con ingresso libero, della Reggia di Val Casotto che si svolgerà all'interno dei magnifici portici, il 27 agosto alle ore 18.00 e che concluderà anche la 56° edizione del Festival dei Saraceni, protagonista assoluta del concerto sarà l’orchestra degli allievi e dei docenti del Corso Orchestrando, sarà dedicando alla trascrizione e al Concerto Grosso, forme musicali che nel corso della storia hanno affascinato un gran numero di compositori; dunque oltre tre componimenti orchestrali di A. Corelli (l’autentico falso del XIII Concerto Grosso), W. A. Mozart, H. Haydn, vi saranno pagine per quattro violini di C. Dancla (tema e variazioni su “Ah! Vous dirai-je, maman”) ed arie tratte dal celebre Flauto Magico.

Il Corso sarà punteggiato di altri due appuntamenti, che si svolgeranno alle ore 21, uno ancora musicale, venerdì 25, in Reggia all’interno delle viste guidate della sera, promosse da “Amici del Castello di Casotto”, mentre il 24 agosto, presso la Sala Castello Cordero di Pamparato sede del Comune, ci sarà l’incontro con il M.° Liutaio Christian Guidetti di Locarno  Presidente, dal 2020, dei Liutai ed Archettai elvetici.

Questo progetto, fortemente voluto dalla direzione dei Corsi, ha le sue motivazione nella necessità di ampliare l’offerta formativa con un appuntamento dedicato all’arte della costruzione di strumenti musicali, aprendo così un focus sul mondo meraviglioso degli oggetti d’arte: oltre la parte dedicata alle varie fasi della costruzione dello strumento musicale, vi sarà una sezione dedicata alla storia della liuteria classica tra mito, leggenda e dati scientifici, nonché una riflessione sul commercio degli strumenti e la liuteria contemporanea.

…il vettore portante della creatività

s’alimenta dal confronto tra le discipline

alimentato dall’intuito e dalla sensibilità di ciascuno di noi…

 

CHRISTIAN GUIDETTI

Nato a Locarno, Ch. G. si dedica in primis allo studio di numerosi strumenti musicali, prima di trasferirsi, affascinato sia del concetto stesso di suono che della loro costruzione, a Cremona per gli studi presso la Scuola di Liuteria; dopo il diploma intraprende diverse collaborazioni con le botteghe della città, tra le quali quella di A. Denti e di P. Balzarini e sono dello stesso periodo gli incontri con Jason T. Price (fondatore e direttore di Tarisio, la più grande casa d'aste dedicata agli strumenti ad arco del mondo), Philip Ihle (liutaio e restauratore londinese) e Bernhard Ritschard (liutaio ed archettaio specializzato in strumenti barocchi, Lubecca).

Si trasferisce prima in Francia quindi in Norvegia come restauratore e curatore degli strumenti di diverse orchestre, per poi rientrare in Italia, nuovamente a Cremona, dove avvierà un primo atelier di costruzione e restauro affinando l’approccio stilistico con la liuteria classica ritornando sui passi dei modelli cremonesi ricercando il gesto dei grandi liutai. Nel 2013 stabilisce un nuovo laboratorio in Locarno, oggi sede principale, dove si dedica alla costruzione di nuovi strumenti, soprattutto violoncelli. I magnifici strumenti ad arco, da lui creati, nascono da una sapiente lavorazione di altissimo livello e dell’esperienza acquisita in vent’anni di mestiere e nella ricerca costante della perfezione, nelle forme e nei suoni dei suoi prestigiosi strumenti. La sua mai sopita curiosità e desiderio di ricerca lo spinge ad una continua evoluzione tecnica e stilistica che lo rende tra le più interessanti promesse nel campo liutario della sua generazione.

 

c.s.