Eventi - 19 agosto 2023, 07:09

A Revello si inaugura la mostra di Ugo Giletta “La complessità di un mondo della fine”

Da domenica 20 agosto nella Cappella Marchionale saranno esposti i volti scolpiti in cera e disegnati che caratterizzano le opere dell’artista dalle origini revellesi

Un volto in cera realizzato dall'artista Ugo Giletta per la mostra personale nella Cappella Marchionale di Revello

“La complessità di un mondo della fine” è il titolo della mostra personale, di pittura e scultura, con le opere dell’artista Ugo Giletta che sarà inaugurata nella Cappella Marchionale di Revello, in piazza Denina, 4, domenica 20 agosto, alle 18.

Giletta che è nato nel 1957 nella frazione revellese di San Firmino ha iniziato a realizzare le sue opere nei primi anni Ottanta.

Nel 1999 realizza insieme allo scrittore Nico Orengo lo spettacolo multimediale “Morte malinconica del bambino ostrica”, liberamente tratto dall’omonimo libro di Tim Burton, presentato a Palazzo Ducale di Genova.

La sua collaborazione con poeti e scrittori annovera anche la realizzazione di alcuni libri d'arte per le Edizioni Pulcinoelefante, in particolare con Orengo e con la poetessa Alda Merini.

A partire dal 2000, Giletta ha esposto i suoi lavori a livello nazionale ed internazionale in gallerie d’arte, istituzioni e musei in Italia, Francia, Belgio, Ungheria, Austria, Germania, Corea del Sud, Cina e Singapore.

Ugo Giletta lavora quasi esclusivamente con il volto umano.

Il critico d’arte Lorand Hegyi ha detto sulle sue opere: “Nonostante queste forme enigmatiche siano immobili e quasi senza volontà nello spazio vuoto, indefinito, o forse per essere più esatti vi sono state collocate, nonostante esse suggeriscano una certa atemporalità e una reale indifferenza, mantengono non di meno una tensione interiore, nascosta, un’incredibile latente energia che esse sembrano poter controllare”.

Come mai ha deciso di esporre a Revello nella Cappella Marchionale?

Questo lavoro è stato realizzato appositamente per essere presentato nella Cappella Marchionale di Revello, antica dimora, in parte rimaneggiata, del cosiddetto Castello Sottano abitato dai Marchesi di Saluzzo.

Dopo aver effettuato una visita all’edificio mi sono posto delle domande, scandagliando i perché di tanti abbandoni, e in particolare delle chiese e cappelle, in cui non si officia più. Che finalmente una volta recuperate e convertite ad altre funzioni, sono spesso legate all’esercizio dell’arte, ossia ad esposizioni, a mostre, o ad altre laiche manifestazioni”.

 

Quali opere espone?

Con l’installazione di pochi lavori, alcune teste realizzate in cera ed alcune opere pittoriche di piccola e media grandezza,  ho pensato, come intento artistico, di creare una sorta di dichiarazione laica, che procede dall’oblio del pensiero, dei sentimenti e degli affetti.

Tale reminiscenza, già legata all’uso sacro dell’edificio, intende riallacciare all’antico un nuovo vincolo, di cui con la presenza dei volti che amo dipingere vuole invitare chi li guarda a prendere coscienza. Con queste mie opere desidero invitare a sondare la complessità di un ‘mondo della fine’, che la visione nichilistica, nella sua parabola estrema, imperdonabilmente avvalora e decreta.

La mostra, ad ingresso libero, sarà vistabile da domenica 20 agosto fino al 10 ottobre dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13. 

I volti che caratterizzano le opere di Ugo Giletta

Anna Maria Parola