Attualità - 16 agosto 2023, 09:13

Il Comitato No Biometano a Govone chiede al sindaco di non dimettersi

In una nota stampa l’appello al primo cittadino dimissionario. Prosegue la raccolta firme e si attendono dalla Provincia i dati del progetto

In una nota stampa diramata ieri, 15 agosto, il comitato 'No Biometano a Govone' che si oppone alla costruzione di un grande impianto di produzione di Biometano in frazione Canove ha rivolto un appello al sindaco dimissionario Elio Sorba affinché ritiri le dimissioni, annunciate il 31 luglio.

Il sindaco ha tempo fino al 20 agosto, dopodiché il comune verrà commissariato fino alle prossime elezioni, nella primavera 2024.

Il comitato ha ottenuto la possibilità di partecipare con tre delegati 'uditori' alla prossima Conferenza dei Servizi, non ancora fissata, e ha richiesto in visione alla Provincia l’accesso ai dati completi del progetto, per avere un quadro chiaro di ciò che si vuole costruire, le dimensioni dell’impianto, le finalità, gli impatti sul territorio e sulla salute dei cittadini.

Prosegue la raccolta delle firme e dei contributi volontari, sia nel comune di Govone, sia nei paesi limitrofi. Sarà possibile firmare e aderire al comitato anche nei prossimi eventi in programma nella piccola frazione.

Di seguito il testo dell’appello al sindaco Elio Sorba.

“Come comitato 'No Biometano a Govone' rivolgiamo un accorato appello al Sindaco affinché ritiri le dimissioni.

Alla sua maggioranza chiediamo di sostenerlo in modo da permettere la gestione di questa crisi nell'interesse dei cittadini e non contro.

È evidente che se verranno confermate le dimissioni, le conseguenze saranno ben peggiori della non informazione avvenuta in merito all'impianto (per cui peraltro il Sindaco ha chiesto scusa).

L’assenza di un’Amministrazione politica che possa dire No alla realizzazione dell’impianto, rende estremamente più difficile il lavoro del nostro Comitato e dei cittadini di Govone e di tutti coloro che nel Roero sono convinti che la partita per la salute e per i cambiamenti climatici si gioca su queste scelte.

Tutti gli eletti investiti da una carica ottenuta con il voto popolare siano consci delle proprie responsabilità e se ne facciano carico: non si tratta neanche di condividere a scatola chiusa le motivazioni dei contrari, ma almeno avere il tempo e la possibilità di discuterne da "Sovrani" e non sotto la tutela di un Commissario, nella consapevolezza che l’impianto certamente non farà bene al paese, ai suoi cittadini, al Roero e territori limitrofi.”

Silvano Bertaina