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Il Punto di Beppe Gandolfo | 14 agosto 2023, 07:00

Dove sono finiti i cartelli "Chiuso per ferie"

"Girando per le città, quand’ero ragazzo, incontravo solo lunghe teorie di cartelli appiccicati sulle saracinesche dei negozi con la scritta “chiuso per ferie”.

Dove sono finiti i cartelli "Chiuso per ferie"

Il mese di agosto da sempre era quello delle lunghe vacanze e del grande esodo dal Nord. Fabbriche ferme, treni speciali per i lavoratori in viaggio verso Sud per le lunghe villeggiature, città  chiuse per ferie. Oggigiorno, ma la tendenza è iniziata già da qualche anno, non è più così.

Girando per le città, quand’ero ragazzo, incontravo solo lunghe teorie di cartelli appiccicati sulle saracinesche dei negozi con la scritta “chiuso per ferie”.

Ora, è rarissimo trovarne qualcuno.

Sarebbe contento Sergio Marchionne, sorpreso dall’usanza italiana delle ferie uguali per tutti nel mese di agosto: "Nel 2004 la Fiat perdeva 5 milioni di euro al giorno. Stavo girando per il mondo, arrivo in Italia, vado in ufficio e non c'è nessuno. Ho chiesto: 'La gente dov'è?' 'Sono in ferie', mi risposero. Ma in ferie da cosa?" raccontò il compianto manager in un famoso discorso diventato virale.

Ho ancora negli occhi le immagini di una famiglia che abitava nel mio stesso condominio. La sera prima dell’ultimo giorno di lavoro a Mirafiori, caricavano la 600 all’inverosimile di borse e valigie, per poter partire subito – finito il turno alla catena di montaggio - alla volta del paese d’origine nel Sud, per le 4 canoniche settimane di vacanza.

Nel giorno di Ferragosto del 2000 non trovai un bar aperto per mangiare un toast a pranzo.

Oggi le città sono piene, anche in questa settimana di Ferragosto. Pure i parcheggi in centro sono affollati di auto e non deserti come negli Anni Settanta, Ottanta e fino a una decennio fa.

Segno che abbiamo cambiato abitudini di vacanza? Mancano i soldi per godersi lunghi giorni di meritato riposo? Forse entrambe le motivazioni.

In ogni caso devo dire che non vivere più in una città deserta, ma poter godere di negozi e ristoranti aperti, non è poi malaccio.

Beppe Gandolfo

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