Attualità - 11 agosto 2023, 10:30

Sanità, l'estate scalda i timori dei sindacati: "In Piemonte continuano a mancare infermieri, serve un programma serio"

Nursind: "Manca la vocazione. E le assunzioni promesse non basteranno

Non esiste pausa estiva, per i timori dei sindacati di categoria sul fronte della Sanitò piemontese, in particolare per quanto riguarda la "squadra" degli infermieri a disposizione del sistema regionale.

A farsene portavoce è Nursind Piemonte, che ribadisce l'urgenza di un orizzonte chiaro di azione. "Sappiamo che senza un numero sufficiente di infermieri e in assenza di una seria programmazione, non vedremo ne case e ne tanto meno ospedali di comunità indicate come la soluzione alle criticità del nostro sistema sanitario e previste dal Pnrr", dicono.

"Le nuove assunzioni non basteranno"

E aggiungono, in una nota ufficiale: "E’ anche certo che le politiche di reclutamento del personale attualmente disponibile con le risorse messe a disposizione dalla Regione che dovremmo ancora vedere, non basteranno a soddisfare nemmeno il fabbisogno necessario degli ospedali, nell’emergenza, ancorché a potenziare l’assistenza domiciliare. E’ ormai anche evidente come l’abbandono della professione e l’allontanamento dal servizio sanitario nazionale sta assumendo dimensioni preoccupanti. Ogni giorno, qualcuno lascia e sommando questo dato all’uscita per pensionamenti, attualmente sono molto di più quelli che escono rispetto a quelli che entrano o meglio che probabilmente entreranno".

Vocazione in calo

Una forbice che tenderà ad allargarsi in futuro, dicono i rappresentanti dei lavoratori della salute. Anche perché "i posti universitari a disposizione per infermieri non si riempiono e tra gli iscritti, solo il 75% finisce gli studi. Quindi, tenuto conto anche di questo importante elemento che dovrebbe far riflettere e non poco, perdiamo e pensioniamo più infermieri di quante ne formiamo. D’altro canto Italia e il Piemonte ancor di più è uno dei paesi più anziano del mondo dove prevalgono patologie croniche e fragilità che richiedono poche prestazioni cliniche e lunghi percorsi assistenziali che prevedono un numero considerevole di infermieri per affrontarle".

"Serve programmazione"

"Manca un piano, non c’è una visione e nessuna programmazione - è l'accusa finale di Nursind Piemonte -. Da parte nostra, in Piemonte, non staremo a guardare, con la ripresa dei lavori metteremo in campo una stagione d iniziative a sostegno di proposte concrete ma anche di rivendicazioni per situazioni che non siamo più disponibili ad accettare, coinvolgendo tutti coloro che hanno delle responsabilità a proposito".

redazione Torinoggi