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Attualità | 10 agosto 2023, 18:00

Scontrino "creativo" ad Alba, interviene ACA: "Serve chiarezza sui servizi proposti"

Dopo il caso del doppio cucchiaino per il dolce fatto pagare 1 euro e 50 centesimi e i vari sovrapprezzi nazionali venuti alla ribalta, intervengono sul tema il direttore dell'Associazione Commercianti Albesi Fabrizio Pace e l'assessore al Commercio albese Lorenzo Barbero

Lo scontrino con sovrapprezzo per due cucchiaini in una pizzeria di Alba

Lo scontrino con sovrapprezzo per due cucchiaini in una pizzeria di Alba

Il doppio cucchiaino per un solo dolce, fatto pagare un euro e cinquanta centesimi in un ristorante-pizzeria di Alba, è stato uno degli ultimi sovrapprezzi che in questa calda estate hanno creato dibattito, indignazione. Il toast diviso con obolo sul lago di Como e le trofie di Finale Ligure con surplus per il piattino avevano già dato il via alle sfide dei commenti più caustici, alle difese più oltranziste, insieme a radiografie sempre più accurate per trovare "la fregatura nello scontrino".

Le versioni sono divise: "Così si rischia di perdere turisti", "così si rischia di colpevolizzare tutti i ristoratori ingiustamente", "cosi rischiamo di doverci portare tutte le stoviglie da casa". La tematica è comunque di stretta attualità ed è arrivata anche in Langa come motivo di riflessione e di spunto per trovare un equilibrio.

Fabrizio Pace, il direttore dell'A.C.A (Associazione commercianti albesi), punta sulla trasparenza. "Il tema degli scontrini creativi, chiamiamoli così, tiene banco in questa estate ed è corretto che anche le categorie degli esercenti compiano le riflessioni del caso. Il comportamento degli operatori è soggettivo e di certo non si può e non si deve fare di tutta l'erba un fascio. Quello che possiamo dire è che, dal punto di vista del ristoratore o di chi gestisce altre tipologie di pubblico esercizio, l'importante è la chiarezza. Al consumatore devono sempre essere fornite tutte le informazioni necessarie per consentirgli di scegliere i piatti e i servizi proposti dal locale. Se in menu è indicato un sovrapprezzo per un determinato servizio extra, il cliente può fare le proprie valutazioni di costo, senza incorrere così in spiacevoli sorprese”.

L'assessore al Commercio della Città di Alba Lorenzo Barbero si dice, invece, stupito: "Questi sovrapprezzi dovrebbero essere già compresi nel coperto. Non vorrei che si desse l'impressione di voler approfittare del cliente. Un tale atteggiamento può diventare dannoso per i commercianti e i ristoratori ed è sicuramente un rischio da evitare".

Daniele Vaira

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