Attualità - 03 agosto 2023, 15:39

Scoperta una necropoli romana durante dei lavori di scavo a Castelletto Stura

Si tratta di oltre una decina di tombe con corredo individuate durante operazioni di archeologia preventiva alla posa di tubature irrigue lungo la Strada provinciale 43 verso Morozzo

Una piccola necropoli romana, risalente con probabilità al primo secolo (ma ancora da accertare), è stata rinvenuta a Castelletto Stura, nel corso di operazioni di archeologia preventiva. Lavoro che precede l'intervento di posa di tubature irrigue della Bealera Maestra, vicino alla strada provinciale 43 che porta a Morozzo. 

Sarebbero oltre una decina le tombe cinerarie con corredo finora rinvenute. Ma il totale, ultimata completamente la bonifica, potrebbe essere di più. Tutto il materiale al momento è stato documentato, ripulito e trasportato nei depositi della Soprintendenza ad Alessandria e Torino.

La prima scoperta è avvenuta dieci giorni fa. Si tratta di oggetti che non possiedono un particolare valore economico, ma che attestano una presenza, già nota, in quest’area, non nuova a ritrovamenti archeologici di questo tipo, specie durante gli scavi dell’autostrada Asti-Cuneo.

In epoca romana le necropoli si trovavano fuori dal centro abitato degli insediamenti urbani. Le tombe erano scavate a una certa profondità, motivo per cui non erano mai venute “a galla”. 

Negli anni i reperti più in superficie sono stati recuperati e catalogati. 

Trovandosi la necropoli più a fondo nessuna operazione agricola o di piccolo scavo era riuscita a far emergere quanto scoperto giorni fa in questo appezzamento. 

“Una bella notizia - commenta la notizia il sindaco di Castelletto Stura Alessandro Dacomo - che permette di scrivere un pezzo di storia di questo territorio e che rinforza la documentazione sull’esistenza di centri abitati in quest’area risalente all’epoca romana. Cercheremo di avviare un dialogo, una volta catalogati tutti i reperti, per far tornare parte dei rinvenimenti sul territorio, mentre una parte andrà custodita al Museo Civico di Cuneo.”

Per evitare l’accesso a cercatori amatoriali muniti di metal detector e per garantire la sicurezza dell’area è stato predisposto un servizio d’ordine oltre all’installazione di foto trappole. 


“Il grosso - come conferma il primo cittadino - è già stato portato via”.

Le operazioni di archeologia preventiva sono coordinate dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Alessandria, Asti e Cuneo ed effettuate dalla Ft Studio di Peveragno che da giorni affiancano la ditta che si sta occupando dei lavori. Con ogni probabilità nella stagione autunnale verranno esposte in un incontro i risultati della scoperta.

I lavori di posa delle tubature irrigue rappresentano un importante intervento che porterà alla raccolta dell’acqua da Bealera Maestra e permetterà alle aziende agricole di poter usufruire di irrigazione sia a goccia che tradizionale. 


Il primo lotto si snoda per quattro chilometri e la fine dei lavori è prevista per il 2025. Le operazioni preventive di archeologia anticipano gli scavi veri e propri per un'area di circa 120 metri. 

Si controlla se in profondità si cela qualche resto storico e in caso contrario si può procedere allo scavo vero e proprio. Nel lavoro effettuato sul campo di Castelletto Stura nelle prime quattro aree che si estendono verso Montanera non sono affiorati resti. 

Il quinto tratto, negli scavi ispettivi di dieci giorni fa, ha fatto emergere la necropoli sotterrata.

Un'ulteriore certificazione di importanza storica per questo territorio.