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Attualità | 02 agosto 2023, 07:01

Lo sfruttamento degli stagionali e dei migranti “Ad Alba c’è un presidio, ora il fenomeno si sposta”

L’assessore alle politiche sociali Elisa Boschiazzo racconta il fenomeno nel territorio. “Conosciamo solo la punta dell’iceberg, seguiamo 35 ragazzi. La situazione è frammentata e nascosta nelle Langhe, Roero e Monferrato”

La sede della Caritas in via Pola

La sede della Caritas in via Pola

Il fenomeno dello sfruttamento degli stagionali, ma anche l’emergenza abitativa dei migranti sono due delle tematiche che più stanno impegnando il territorio. Elisa Boschiazzo, assessore con deleghe alle politiche sociale del comune di Alba, racconta come il comune, insieme ad una rete di associazioni e di enti sta cercando di affrontare la situazione.

Partiamo dalla questione degli stagionali.
È un tema complesso e che tocca più livelli. Sono quattro anni che ci dedichiamo a un fenomeno molto frammentato nel nostro territorio, che non riguarda ovviamente solo Alba, ma le Langhe il Roero e il Monferrato. Non si può parlare più di una stagionalità legata solo all’agricoltura e limitata solo a un periodo di tempo. Riguarda ormai il settore artigianale e quello industriale per tutto l’anno”.

Quali interventi avete pensato?
Per aiutare gli stagionali e le persone senza fissa dimora c’è innanzitutto un assistente sociale dedicato che supporta il centro di accoglienza in via Pola, attraverso il Consorzio Socio Assistenziale Alba-Langhe- Roero, e segue l’integrazione di chi approda sul territorio o di chi lavora”.

Avete qualche dato sulla situazione attuale?
Come dicevo, parliamo di un fenomeno nascosto, frammentato, che magari ha luogo in cascinali dislocati su tutto il territorio. Stimiamo che ci siano almeno 2000 persone, noi su Alba stiamo seguendo 35 ragazzi. Da parte nostra il fenomeno è attenzionato, c’è un presidio continuo, tanto è vero che lo sfruttamento si sposta di continuo e si rimodula. Siamo fiduciosi che ci siano sempre più persone che decidano di denunciare la situazione, facendo rivalere i propri diritti”.

Il vostro impegno si esplica anche in diversi progetti.
“Abbiamo aderito al progetto Common Ground, attivato dal Ministero del Lavoro, con capofila la Regione Piemonte, che ha come obiettivo principale prevenire e contrastare forme di distorsione del lavoro in tutti i settori attraverso interventi di protezione sociale e interventi attivabili nell’ambito dei servizi per il lavoro, promuovendo lavoro dignitoso e sicuro e legalità. Abbiamo aderito anche al progetto Sai di cui è capofila il comune di Cuneo, con la collaborazione della cooperativa Alice, che ha come scopo quello di favorire il perseguimento dell’autonomia individuale e l’integrazione sociale delle persone accolte”.

Un altro tema molto attuale, e che non riguarda solo gli stagionali e i migranti, è l’emergenza abitativa ad Alba.
Non è facile trovare una sistemazione per i migranti, ma la problematica riguarda anche i residenti.  Ci muoviamo in un paradosso perché nel territorio gli alloggi sono disponibili, ma la corsa al rialzo del prezzo mensile degli affitti non sembra fermarsi, oltre alla scelta in crescita della locazione turistica per brevi periodi e questo mette in difficoltà le famiglie”.

Lei ha organizzato dei tavoli di confronto.
Sì, bisogna fare rete, anche se c’è chi pensa che io stia perdendo tempo. Ho coinvolto tutte le associazioni di categoria, la Caritas, i sindacati per capire insieme come risolvere i vari problemi o per condividere i progetti che si stanno sviluppando. Si tratta di un modo costruttivo per ottimizzare le risorse. Non è una situazione facile, ma non è il momento di tirarsi indietro”.

 

 

Daniele Vaira

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