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Attualità | 30 luglio 2023, 16:27

"Perché non creare un museo nell'ex Collegio dei Gesuiti di Piazza?"

Riceviamo e pubblichiamo

"Perché non creare un museo nell'ex Collegio dei Gesuiti di Piazza?"

Caro Direttore,

Ho letto su vari mezzi di informazione che al Museo Civico di cuneo hanno presentato una consistente  raccolta di opere protostoriche, provenienti dalla necropoli di Sant’Albano Stura. Inoltre ho letto le ipotesi di sistemazione dell’antico Collegio dei Gesuiti. Ho trovato perfino l’inserimento della musica, ammirevole arte, ma sarebbe meglio non fare una grande macedonia.

Due sarebbero le tematiche sicuramente da affiancare e integrare, la sistemazione della Biblioteca e un nascente Museo. Unico polo, per evitare le norme che vorrebbero ingressi separati, se si istituiscono due strutture, due direttori e personale in conseguenza.

Questo “polo” può nascere con opere già esistenti in città e scarsamente o addirittura assolutamente resi fruibili dal pubblico. Basta pensare alle opere degli “Amici di Piazza”, dalle statue stupende del Mario Malfatti (amicissimo di Nino Fracchia, per cui si “troverebbe a suo agio” collegato con l’Aula delle Udienze, ove di quest’ultimo vi sono opere ad olio e bassorilievi ebanistici), alla raccolta di grafica (sollecitata a suo tempo e ampiamente fornita di acqueforti ed altre tecniche dal prof. Francesco Franco, nativo e legatissimo per tutta la vita alla nostra città), alla numerosa e ammirevole serie di opere pittoriche, con nomi quali Peluzzi, Gagino, Lciano, Marro e via dicendo. Sono centinaia. Pur restando di proprietà dell’associazione, sono sicuro che con estrema facilità il Comune le otterrebbe in comodato d’uso. Poi il prof. Borsarelli sarebbe altrettanto lieto di porle a disposizione di un attività museale e così pure mi risulta che il fotografo di fama internazionale, assegnerebbe al Comune fotografie di eccezionale validità artistica. Se non si possono sottrarre a Cuneo i manufatti di Sant’Albano, mi risulta che la sovrintendenza competente ha materiale proveniente da scavi a Breolungi. Tornando alla pittura: estremamente semplice sarebbe il reperimento di opere da  proprietari di opere di autori scomparsi, come da autori contemporanei. Per di più non mi pare che il Comune debba faticare immensamente per far ritornare a Mondovì, le forse 400 tele o altri dipinti che l’arch. Bongioanni ha donato alla Fondazione CRC, per non essere riuscito a donarle al Comune.

L’elenco di reperti che si potrebbero aggiungere, potrebbe ancora accrescere. Se ci fosse la volontà del Comune. Sarebbero tutte opere gratuitamente poste a disposizione. Il complesso dei Gesuiti, utilizzando tutti i piani, accoglierebbe sicuramente il tutto e Mondovì avrebbe non forse un bis della Gipsoteca calandra di Savigliano, ma sicuramente una vasta rappresentazione artistica, capace di attrarre turismo a josa. Costi? Ovviamente non mi atteggio a tecnico. Comunque sono opere che un buon gruppo di esperti d’arte, saprebbe suddividere a seconda delle aree specifiche e per la sistemazione non mi pare occorrano gran che di strutture, oltre a quelle che già il Comune ha a disposizione. 


Romolo Garavagno

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