Schegge di Luce - 30 luglio 2023, 08:40

Schegge di luce: pensieri sui Vangeli festivi di don Carmelo Galeone

Commento del Vangelo di domenica 30 luglio, XVII domenica del tempo ordinario

In foto la chiesa dell’Ospedale Santa Corona, a Pietra Ligure (Savona)

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:

«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche» (Mt 13,44-52).

Oggi, 30 luglio, la Chiesa giunge alla XVII domenica del tempo ordinario (anno A, colore liturgico verde). A commentare il Vangelo della Santa Messa è don Carmelo Galeone, parroco della chiesa di San Pietro, in Borgio Verezzi (Savona).

Amore, vita, valori, spiritualità sono racchiusi nella sua riflessione per “Schegge di Luce, pensieri sui Vangeli festivi”, una rubrica che vuole essere una tenera carezza per tutte le anime in questa valle di esilio. Pensieri e parole che sono come scintille per accendere le ragioni della speranza che è in noi.

Eccolo, il commento.


Ogni donna e ogni uomo, anche chi non lo sa, è alla ricerca di un tesoro. Chiamiamolo pure felicità, serenità, gioia, bellezza... C’è chi lo trova quasi per caso, come l’uomo che scopre il tesoro nascosto in un campo; o chi lo trova dopo una lunga ricerca, come il mercante di perle. Il Regno di Dio, dice Gesù, è così: è per chi lo cerca, ma anche per chi non lo cerca e, incontrandolo, si lascia conquistare.

I due contesti sono diversi, certo, ma la reazione dei protagonisti è la stessa: vendono tutto, e lo fanno con gioia e senza esitazione. Il Regno di Dio è così: ti chiede tutto, e ti restituisce molto di più.

Mi piace sottolineare la gioia e la prontezza, che sono due caratteristiche di chi si è lasciato conquistare dal Regno di Dio. La gioia è il linguaggio di Dio, è l’esperienza profonda e grata della sua presenza che accompagna il cammino e sostiene nelle fatiche. La prontezza è la risposta dell’uomo che si consegna nelle mani del Padre e si abbandona fiduciosamente alla sua volontà.

Ed è bello anche osservare che il coinvolgimento dei due uomini è totale, sembra davvero che non abbiano nessun altro interesse che far loro quel tesoro che li ha conquistati. È quello che ha sperimentato Paolo: «Tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo» (Fil 3,8).

Coraggio cari amici, lasciamoci conquistare dal Regno di Dio e dalla sua giustizia; lasciamoci travolgere dalla gioia per sperimentare la bellezza della conoscenza di Cristo, nostro Signore. Buona, calda e speriamo santa domenica a tutti!

Silvia Gullino