Attualità - 30 luglio 2023, 19:51

L'artista cileno Eugenio Tellez dona a Villafalletto un quadro dedicato a Sacco e Vanzetti

Un regalo prezioso per il paese che diede i natali a Vanzetti. In autunno arriveranno dagli Stati Uniti 80 bozzetti, disegnati durante le riprese del film a loro dedicato oltre 50 anni fa, e saranno donati all’Istituto storico della Resistenza di Cuneo

Alessandro Tonietta, il sindaco Pino Sarcinelli, Chiara Mezzalama, Eugenio Tellez, il vicesindaco Fabio Rosso, davanti al quadro che raffigura Sacco e Vanzetti

Sono felice ed emozionato di essere qui a Villafalletto e di donare il mio quadro, intitolato ‘Sacco e Vanzetti’, al Comune del paese in cui era nato Bartolomeo Vanzetti”.

Con queste parole l’artista cileno Eugenio Tellez ha esordito, venerdì 28 luglio, nella sala del Consiglio Comunale di Villafalletto dove è stata appesa la sua opera, realizzata con una matita di grafite, che sintetizza le vite parallele di Sacco e Vanzetti in ogni particolare: dalla loro partenza per ‘Le Americhe’, così come le chiamavano i tanti migranti italiani dei primi decenni del ‘900, fino alla loro esecuzione sulla sedia elettrica, avvenuta il 23 agosto 1927 nel penitenziario statunitense di Charlestown, quartiere di Boston nel Massachusetts.

Conoscevo il nome di Villafalletto per averlo letto nella biografia di Bartolomeo Vanzetti, ma mai avrei creduto che una serie di felici coincidenze mi avrebbero portato ad essere qui oggi. Avevo sentito i loro nomi per la prima volta da un calzolaio che abitava vicino a me in Cile”.

Villafalletto, in provincia di Cuneo, dove nel 1888 era nato Vanzetti e Torremaggiore, in provincia di Foggia, che nel 1891 diede i natali a Sacco, sono tracciati con un puntino sulla cartina dell’Italia disegnata da Tellez sul quadro.

Per una serie di coincidenze il nome di Villafalletto era stato notato, la scorsa primavera, da Chiara Mezzalama in visita alla mostra personale di Eugenio Tellez allestita a Parigi alla ‘Maison de l’Amerique Latine’, dal titolo ‘L’ombra di Saturno’.

Chiara, scrittrice e traduttrice, vive tra Roma e Parigi è la figlia della contessa Elena Falletti di Villafalletto e del compianto diplomatico Francesco Mezzalama, ed è stata subito attratta dall’opera sui due anarchici italiani ingiustamente condannati a morte negli Stati Uniti.

Questa catena di eventi fortuiti ha fatto sì che il quadro venisse donato da Tellez a Villafalletto che, in qualche modo, lega anche la vita dell’artista cileno a quella dei due emigranti italiani in America.

Come spiega con emozione Eugenio Tellez in francese, tradotto da Chiara Mezzalama: “Sacco e Vanzetti rappresentano per me un’ombra del passato al quale appartengo. Come loro sono emigrato a Parigi all’inizio degli anni ’60 (Tellez è nato a Santiago del Cile nel 1939 n.d.r.) e pur essendo lontano dalla mia patria ho sofferto molto quando nel 1973, in Cile, ci fu il colpo di Stato militare che rovesciò il governo di Salvador Allende con tutto quello che ne conseguì per la popolazione cilena sotto la dittatura di Pinochet.

A Parigi arrivarono molti rifugiati politici fuggiti dal Cile e tanti vennero ospitati anche dall’ambasciata Italiana.

Nella mia arte – continua Tellez - cerco di riassumere il mio rapporto con la storia, la letteratura e i conflitti che mi hanno segnato. L’ingiusta condanna a morte di due innocenti, come Sacco e Vanzetti, mi ha profondamente colpito e per questo ho deciso di farla conoscere disegnandola nel quadro a loro dedicato”.

Quando dal 1966 al 1968 Tellez va negli Stati Uniti e lavora come professore  alla Facoltà di Arte di all'Università dell'Illinois viene in contatto con un italiano Omar Camporesi che aveva conosciuto Sacco e Vanzetti. Così come entrò in contatto con Luigi Quntiliano, del Comitato Italiano pro vittime politiche negli Stati Uniti, che si batté per redimere Sacco e Vanzetti dall’accusa di duplice omicidio.

Della loro vicenda, simbolo d’ingiustizia e repressione, anche a livello di razzismo etnico nei confronti degli immigrati italiani, resta una ferita non cicatrizzata nella storia americana.

Di razzismo e pregiudizi ne ha parlato anche il critico d’arte Alessandro Tonietta descrivendo l’opera di Tellez a partire dal bastimento che portava i tanti migranti italiani in America.

Le caratteristiche di quell’ondata migratoria crearono subito diffidenza e sospetto negli americani di più antico insediamento.

Tellez sottolinea: “Sono stato anch’io un emigrante come loro e ho desiderato riscattare la loro memoria ricordandoli nel mio disegno”.

(La descrizione del quadro la potete leggere al seguente link: https://www.targatocn.it/2023/06/14/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/a-villafalletto-i-destini-incrociati-di-sacco-e-vanzetti-si-ritrovano-in-un-quadro-esposto-a-parigi.html)

Il sindaco Pino Sarcinelli ringrazia a nome di tutta l’amministrazione comunale e i villafallettesi Eugenio Tellez per aver donato la sua opera collocata all’interno della sala del Consiglio Comunale dove tutti potranno vederla. Ringrazia inoltre Chiara Mezzalama per aver permesso che tutto questo accadesse.

Alla cerimonia sono intervenute molte autorità oltre alla contessa Elena Falletti di Villafalletto, in rappresentanza della Provincia il consigliere, nonché sindaco di Cavallermaggiore Davide Sannazzaro, i sindaci dei paesi limitrofi tra cui Antonello Portera di Savigliano, Daniela Costamagna di Vottignasco e alcuni primi cittadini dell’associazione Octavia di cui fa parte Villafalletto.

Ha inoltre partecipato l’ex presidente della Provincia di Cuneo Giovanni Quaglia, villafallettese onorario, e la signora Lidia Sarti vedova del compianto ministro Adolfo Sarti, con loro anche la scrittrice Enrica Fulcheri che ha omaggiato Tellez con un suo quaderno di aforismi.

Sono intervenuti inoltre l’insegnante e scrittore saviglianese Luigi Botta da sempre appassionato studioso della vita dei due anarchici, in particolare di quella di ‘Tumlin’ Vanzetti, che ha dato in anteprima la notizia che: “La disegnatrice e sceneggiatrice statunitense Shoshanah Dubiner che aveva lavorato per il film Sacco e Vanzetti girato nel 1971 dal regista Giuliano Montaldo con protagonisti Gian Maria Volonté nei panni di Vanzetti e Riccardo Cucciolla in quelli di Sacco, donerà 80 suo bozzetti disegnati durante le riprese di oltre 50 anni fa all’Istituto storico della Resistenza di Cuneo”.

L’evento si è concluso con la Banda musicale di Villafalletto che ha suonato la colonna sonora scritta da Ennio Morricone, per il film di Giuliano Montaldo, con l’indimenticabile canzone cantata da Joan Baez ‘Here's to you, Nicola and Bart’.

Il pubblico presente all'evento con le autorità

La Banda di Villafalletto che ha suonato la canzone di Joan Baez "Here's to you, Nicola and Bart"

Gli alpini di Villafalletto con Eugenio Tellez, Chiara Mezzalama e il sindaco Pino Sarcinelli

Anna Maria Parola