Attualità - 28 luglio 2023, 10:34

Insoliti Sipari, la stagione estiva del teatro Marenco nei giardini del Castello di Ceva termina giovedì 3 agosto

Appuntamento alle 21.15 con “Chisciotte" dall’omonimo testo teatrale di Luciano Nattino

Giunge al termine la stagione tetrale estiva del teatro Marenco, ospitata nei giardini del castello di Ceva. 

L'ultimo appuntamento della rassegna sarà  giovedì 3 agosto alle 21.15 con “Chisciotte". Elaborazione testo Patrizia Camatel, con Tommaso Massimo Rotella e Patrizia Camatel, coproduzione Casa degli Alfieri/ARTEPO (Archivio Teatralità POpolare) e Astiteatro 45 

I miei sono testi “labili”, in quanto mutevoli, mai definiti una volta per tutte, oggetto di continue rivisitazioni, cambiamenti, ritorni. L’impermanenza è in fondo ciò che mi affascina di più nel teatro - Luciano Nattino 


Don Chisciotte, un po’ ridicolo, un po’ santo, campione dei torti da raddrizzare, alfiere dell’utopia, impegnato in un’impari lotta contro mulini a vento e giganti, votato ad un’inevitabile sconfitta... o forse no? In scena si vedono un uomo e una donna, due metà di un cielo che da tempo si è fatto pesante.
Lui: un reduce mai del tutto tornato dal fronte e dal suo orrore, che cerca rifugio nel mondo romanzesco degli antichi cavalieri. Lei: una donna sola alle prese con la sopravvivenza, entrata quasi per caso nella vita dell’eccentrico personaggio, e destinata a camminargli accanto.
In uno spazio scenico onirico si dipanano ancora una volta le avventure del più noto cavaliere errante della letteratura. Per contrastare i rigori del nostro tempo disincantato e afflitto dal pessimismo, si useranno lievità e romanticismo, musica, giochi di ruolo, trasformismo.
Segreti da rivelare, singolar tenzoni, voli vertiginosi...una grande storia da consegnare ancora una volta agli spettatori, come il senso stesso del teatro impone... nel tentativo strenuo di tener viva la fiammella della speranza. 

Ad accettare la sfida che Luciano Nattino lancia, cioè di solcare nuovamente il suo testo, seguendo una nuova rotta, sono Tommaso Massimo Rotella, attore e regista, e Patrizia Camatel, formatasi artisticamente accanto a Nattino. 

Perché un nuovo Chisciotte? 

Le grandi storie sono tali perché, ogni qualvolta vengono rilette, mostrano nuove e inaspettate chiavi di interpretazione, e continuano così a parlare all’umanità di oggi. Questo vale certamente per il Don Chisciotte, capolavoro della letteratura, qui ripreso a partire dalla versione teatrale scritta da Luciano Nattino nel 1998 per una messa in scena che vedeva sul palco Antonio Catalano nei panni del fiero hidalgo e intorno a lui la compagine artistica di Casa degli alfieri e del Living Theatre uniti. Lo stesso Nattino, poco prima della sua scomparsa, aveva poi ripreso il testo per trasformarlo in una pièce a due voci, una maschile e l’altra femminile. 

Da questi elementi iniziali ecco nascere l’idea di questo Chisciotte, destinato a duellare in tempi difficili, quelli odierni, in cui la speranza non è merce a buon mercato. A rinnovare in modo originale il classico dualismo Chisciotte-Sancio c’è ora la figura di Cloe, che apre a nuove possibilità di interazione tra i protagonisti. 

Ad accettare la sfida che Luciano Nattino lancia, cioè di solcare nuovamente il suo testo, seguendo una nuova rotta, è Tommaso Massimo Rotella, attore e regista, folgorato fin dalla gioventù dalla poetica e dagli spettacoli memorabili del Magopovero. In tempi più recenti Nattino lo volle protagonista di “Francesco sulla strada” (2011) e, a suggello della reciproca stima e sintonia artistica, di “Un regalo fuori orario” (2014), il coraggioso e struggente spettacolo autobiografico che il drammaturgo scrisse intorno alla propria esperienza di malato di SLA.
Accanto a lui Patrizia Camatel, formatasi artisticamente accanto a Nattino che la diresse in vari suoi lavori (tra cui “Francesca e l’Eroe. La terza moglie di Garibaldi racconta e si racconta” (2009) e“Ofelia non deve morire” (2012)) e in seguito la guidò a sperimentarsi anche nel lavoro di scrittura teatrale e di regia, attività che tutt’ora svolge in seno alla Casa degli alfieri e con il Teatro degli Acerbi. 

Tommaso Massimo Rotella © CASA DEGLI ALFIERI – ARchivioTEatralitàPOpolare 

Inizia il suo percorso professionale come attore e prosegue nella direzione del teatro di movimento e della danza, ed infine, della regia. Ha fatto parte del “Gruppo Danza Contemporanea Bella Hutter/Sutki diretta da Anna Sagna. Dal 1990 conduce una personale ricerca che lo porterà a collaborare con il Teatro di Dioniso, il Gruppo della Rocca, il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro alla Scala, il Teatro Regio di Torino. Cura la regia di diverse produzioni di prosa e opera lirica. Nel 1997 è docente al “corso di perfezionamento per giovani attori” del Teatro di Roma diretto da Luca Ronconi. E’ stato diretto, tra gli altri, da F. Tiezzi, V. Malosti, G. Giusto (cinema), Luciano Nattino, Oscar De Summa. Dal 2012 è Direttore Artistico, insieme a Silvia Gatti, del Teatro Vecchio Mercato di Gassino T.se (TO). Nel 2023 ha diretto per casa degli alfieri "La Passiùn di Gesü Crist". 

Patrizia Camatel 

Staff di AR.TE.PO., attrice, autrice, regista teatrale. È socia del Teatro degli Acerbi di Asti e collabora con la casa degli alfieri dal 2003. Si occupa di prosa di radice popolare, narrazione, teatro per ragazzi. E’ stata diretta da L. Nattino, O. De Summa, Frosini/Timpano. È referente per il Piemonte del Progetto
Antigone diretto da L. Quintavalla. È autrice e regista di Soldato Mulo va alla guerra, Guido suonava il violino e Guarda che silenzio che c'è ‘20. 

Nel ‘22 ha lavorato alle produzioni La leggenda del quarto Re Mago di Antonio Catalano e La Macchina Magnifica, progetto di valorizzazione del territorio dell’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano. 

Il costo del biglietto singolo è di 15 euro. 

Il tagliando si potrà prenotare telefonicamente e ritirare all'ingresso oppure acquistare direttamente in loco la sera dello spettacolo. 

200 sono i posti non numerati disponibili.

Si consiglia la prenotazione.

Gli spettacoli sono accessibili per le persone con disabilità.

Un servizio navetta partirà dall’intersezione tra corso IV Novembre e via Bertieri (piazzale dell'ex Papillon). 

Gli spettacoli avranno inizio alle 21.15. 

Per info e prenotazioni: ass.inquinta@gmail.com, tel. 0174.722338, 338.5228451.

In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al teatro Marenco di Ceva.

c.s.