Mentre domani (giovedì 27 luglio) in Camera di Commercio a Cuneo sarà illustrato il nuovo piano strategico per il rilancio dell’aeroporto di Levaldigi, che prevede tra l’altro l’interscambio tra lo scalo e la ferrovia Cuneo-Torino, oggi dalla capitale è giunta la notizia dell’apertura della Torino-Caselle nel prossimo mese di gennaio. Ottima cosa per l’aeroporto del capoluogo piemontese.
“La collaborazione con Rfi è costante - hanno dichiarato i due a margine dell’incontro - con l’obiettivo di proseguire al miglioramento della rete ferroviaria piemontese. Ci sono importanti investimenti in corso, altri in fase di progettazione, come la tratta italiana della Tav, ma anche tanti progetti che possono essere considerati minori, ma che in realtà vanno a migliorare la vita di migliaia di pendolari e lo scambio di merci”.
Indicando alcune priorità: “Raddoppio selettivo tra Ivrea e Chivasso, elettrificazione della Biella-Novara e adeguamento al traffico merci della Torino-Savona sono solo alcuni esempi del lavoro che stiamo pianificando”.
Nessun cenno alla Fossano-Cuneo, del cui raddoppio si parla da decenni. Una sorta di Tenda bis su strada ferrata. Eppure il raddoppio della linea rientra nel Piano Strategico d’intesa che la Regione Piemonte sottoscrisse con RFI nel lontano 2000: all’art. 4 punto 2b relativo agli interventi non finanziati, è individuato il programma di ammodernamento ed efficientamento della rete regionale in cui è inserita la linea Fossano-Cuneo, con il potenziamento del tratto Madonna dell’Olmo-Fossano.
Lettera morta, nonostante nel Quadro Generale del 2003 Stato e Regione inserirono l’opera “tra gli interventi prioritari della Provincia di Cuneo”.
Nel 2019 i progetti di raddoppio delle tratte Fossano-Centallo e Centallo-Bivio Madonna dell’Olmo, insieme con l'adeguamento del piano del ferro e l'upgrade dell'apparato della stazione di Centallo con la soppressione di passaggi a livello, sono stati inseriti nel Contratto di Programma 2017-2021 sottoscritti tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana.
A tutt’oggi si è visto poco o nulla. Il costo complessivo previsto per l’opera era stimato in 92 milioni di euro, dei quali appena 16 disponibili.
Sono stati utilizzati 5 milioni per il raddoppio di un tratto di 2,5 km nell’area della stazione di Centallo, stanziati da Rfi. Restano da reperire gli altri. Pari a 35,8 milioni è il costo per il raddoppio del tratto Centallo-Madonna dell’Olmo, la cui progettazione è giunta alla fase definitiva, e 40,6 milioni quello per il raddoppio del tratto Centallo- Fossano, di cui è in corso la progettazione preliminare.
Insomma, allo stato attuale sembra davvero dura pensare a un interscambio tra l’aeroporto di Levaldigi e la ferrovia Cuneo-Torino.