/ Politica

Politica | 25 luglio 2023, 09:33

Cuneo, la maggioranza di Patrizia Manassero barcolla ma non crolla

L’avvicinarsi delle scadenze elettorali genera qualche fibrillazione in municipio. La causa? Le “geometrie variabili” di Azione con il centrosinistra a Cuneo e (in prospettiva) col centrodestra in Regione. Pd, Crescere Insieme, Cuneo Democratica e Solidale si dicono tuttavia certi che il “Centro” non tradirà

Cuneo, la maggioranza di Patrizia Manassero barcolla ma non crolla

Galeotte le “geometrie variabili” di Azione che a Cuneo sta con Pd e centrosinistra e in Regione vuole accasarsi col centrodestra.

Il “Centro per Cuneo”, la seconda gamba della maggioranza che da un anno governa Cuneo, è diviso tra “azionisti” e quanti si definiscono “civici puri”.

Sta di fatto che in questo contesto di centrosinistra anomalo ha fatto incursione – in solitaria, com’è nel suo stile - il presidente della Regione Alberto Cirio offrendo una candidatura nella “sua” lista al vicesindaco Luca Serale, che del “Centro” è espressione.

Probabilmente una mossa ad arte per seminare discordia nel campo di Agramante, ma tanto è bastato per dare la stura all’ennesima intemerata al consigliere “indipendente” di minoranza Giancarlo Boselli, il quale non perde occasione per sottolineare le incongruenze presenti tra le forze che sostengono la sindaca Patrizia Manassero.

A ben considerare, si deve comunque registrare che tanto tuonò che non piovve, dal momento che Serale risulta abbia opposto un subitaneo rifiuto alla pur allettante proposta resistendo eroicamente – novello Ulisse - alle sirene di Cirio, consapevole che l’uomo di Azione su cui punta Enrico Costa è in realtà il sindaco di Busca, Marco Gallo.

Mentre i “centristi” preferiscono tacere, attestazioni di fiducia vengono profuse nei loro confronti dai gruppi alleati.

Se di “fuitina” davvero si è trattato, è repentinamente rientrata non fosse altro perché in politica nessuno di questi tempi lascia il certo per l’incerto.     

Prodigo di stima si mostra il capogruppo del Pd Carmelo Noto, alle battute finali del suo ruolo prima di passare dall’altra parte della barricata diventando dipendente comunale.

“Parlo come capogruppo  e riferisco di quanto vedo giornalmente. Non credo - afferma - che i “civici” intendano fare un cambio e voltare la faccia. É gente seria, che rispetta gli impegni presi. Sanno che  la prima regola non scritta in politica é l'affidabilità. Poi, per carità, tutto può accadere, ma conosco le persone e so quanto si impegnano. Sono certo – aggiunge - che non accadrà assolutamente nulla”.

Non dissimile il parere di Marco Bertone, coordinatore di “Crescere Insieme”: “Chi mette in giro voci di divisioni o tensioni – commenta - non ha mai partecipato ad alcun incontro di maggioranza perché altrimenti non si sognerebbe di dirlo. Ritengo che l’ipotesi di un cambio o di una crisi della maggioranza non sia da prendere nemmeno in considerazione”.

Analogo nella sostanza anche il giudizio di Marco Fino, che ha lasciato da poco la guida di “Cuneo Democratica e Solidale” a Ernesto Principe dopo aver vinto un concorso al Museo della Scienza e della Tecnica, che lo porterà d’ora in poi ad occuparsi più di scienza che di politica.

“Secondo me – dice – siamo di fronte ad un caso “da solleone”, ma non vorrei sbagliarmi”.

E se Fino lascia aperto lo spiraglio del dubbio, si deve – allo stato dell’arte – realisticamente considerare che si tratta di una vicenda dai tratti surreali che può essere derubricata a “crisi da canicola”.

 

Giampaolo Testa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium