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Attualità | 25 luglio 2023, 13:30

Cuneo piange lo storico professore Carlo Torchio, per 35 anni docente di Latino e Italiano al Classico

Si è spento all’età di 94 anni all’ospedale Carle. Fu presidente della struttura Mater Amabilis e vicepresidente Usl per sette anni. I funerali domani alle ore 10 presso la chiesa del Sacro Cuore

Cuneo piange lo storico professore Carlo Torchio, per 35 anni docente di Latino e Italiano al Classico

Si è spento all’ospedale Carle di Cuneo dopo 1.130 mesi di vita il professor Carlo Torchio. Una formula, quella dei mesi, che l’ex docente di Italiano e Latino aveva visto su un manifesto funebre, suscitandogli interesse, poi condiviso con il figlio. Siccome, a detta dei famigliari, detestava i discorsi sull’età si è scelta questa dicitura: un modo leggero per indicare 94 anni e due mesi.

Il professor Torchio nacque a Savona, nonostante le origini astigiane dei genitori, che per un tempo erano emigrati negli Stati Uniti. Trasferito a Torino qui intraprese il proprio percorso di studi. Durante la seconda Guerra Mondiale, quando le bombe cadevano sul capoluogo piemontese, proseguì le scuole medie a Carcare e poi nel 1943 nelle colline del Monferrato, luogo protagonista del celebre libro per ragazzi “Un’estate diversa" scritto insieme alla moglie Angela Cognassi (anch’essa docente di scienze e matematica presso la scuola Media numero due di Corso Brunet) pubblicato a puntate su La Guida e con i ragazzi delle elementari e medie impegnati ad illustrare queste storie.

Tornò poi a Torino dove proseguì gli studi. In età universitaria, nonostante la sua volontà di fare il medico, intraprese, come studente-lavoratore, il percorso delle materie umanistiche dove si laureò brillantemente in Lettere Classiche. 

Una volta vinti i concorsi per le scuole medie e alle superiori ottenne la cattedra di Italiano e Latino al liceo classico di Cuneo dove insegnò per 35 anni. La sua attività proseguì anche in pensione con ancora due anni di insegnamento al Linguistico e tre anni al seminario. 

Grande amante della camminate in montagna, fu anche presidente del Mater Amabilis, senza gettone di presenza, e fu per sette anni vicepresidente dell’Usl. Fino agli ultimi "mesi" della sua vita ha sempre cercato di tenersi impegnato con l'attività di scrittura. 

Vedovo da qualche anno della moglie Angela, il professor Torchio nella sua vita ha attraversato momenti tragici: sua sorella morì bambina di poliomelite, mentre perse una figlia di poche settimane. Dolore che si rinnovò con la morte di una nipotino di cinque mesi. 

I funerali si terranno domani, mercoledì 26 luglio, alle ore 10 nella chiesa del Sacro Cuore. Il rosario oggi, martedì 25 luglio, in parrocchia alle ore 17,30. 

Carlo Torchio lascia i figli Pierfederico, Alberto, Marco e Raffaele oltre a diversi nipoti. 

Daniele Caponnetto

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