Attualità - 18 luglio 2023, 17:45

All’Abet Bra prevale la preoccupazione per il futuro: "Difficile una ripartenza entro la fine dell’anno"

Ad ottobre 2022 era entrata in vigore una cassa integrazione, prevista fino al dicembre successivo, per far fronte al caro bollette ma il quadro non cambia. La parola all’amministratore delegato Ettore Bandieri

All'Abet Bra si continua a lavorare ma l'apprensione per il futuro non manca

In vista della pausa estiva, abbiamo sentito Ettore Bandieri, amministratore delegato dell’Abet Laminati di Bra, per fare il punto della situazione sull’azienda. Ad ottobre 2022 era entrata in vigore una cassa integrazione, prevista fino al dicembre successivo, per far fronte al caro bollette. Rispetto a quel periodo, il quadro oggi è rimasto immutato:

"Le cose non sono cambiate, ne peggiorate né migliorate. Il mercato della materia prima è in calo da tanti mesi, così come ora quello del mobile, che prima aveva tenuto. Questo accade a livello europeo, mentre negli Stati Uniti, dove abbiamo l’azienda Fibresin, c’è un clima di maggiore fiducia, perché l’inflazione è diversa ed è diminuita rapidamente".

In questo contesto, i segnali per il futuro non sono dunque incoraggianti: "È complicato fare oggi modelli previsionali, la situazione cambia rapidamente senza darci la possibilità di trovare una spiegazione. Solitamente, a un periodo di crisi ne segue uno di ripresa, ma molti analisti non riescono a capire quale potrebbe essere il fattore di svolta. Siamo dunque preoccupati per il futuro, non ci sono ora segnali di ripartenza per l’economia europea per il 2023. Speriamo comunque di sbagliarci".

Nei prossimi mesi, l’Abet cercherà così di "continuare con gli investimenti e nel mantenimento del livello attuale di occupazione", precisa infine Bandieri.

Luca Sottimano