La parlamentare cuneese Chiara Gribaudo, l'ex ministro del Lavoro Andrea Orlando e il consigliere regionale della Liguria Enrico Ioculano. Tutti e tre rimbalzati dall'Anas questa mattina, lunedì 3 luglio, di fronte all'ingresso del cantiere per il raddoppio del tunnel di Tenda a Limone Piemonte.
La delegazione del Partito Democratico voleva fare un sopralluogo per “toccare con mano” lo stato dei lavori e chiarire le notizie sui ritardi che da tempo si rincorrono sui giornali.
La millantata apertura ad ottobre 2023 sembra infatti una chimera: si parla almeno di estate 2024.
“Con la scusa del mancato preavviso, ANAS ha scelto di non concederci l’autorizzazione per il sopralluogo – spiega la vicepresidente del Partito Democratico Chiara Gribaudo -. E questo nonostante il tentativo reiterato di parlare con ANAS che ha risposto in modo burocratico”.
“Il nostro obiettivo non era solo quello di entrare – aggiunge l'onorevole Gribaudo -: visto il rimbalzarsi di notizie sui ritardi, con la nostra presenza volevamo incalzare Anas e Regione a fornire ai cittadini un cronoprogramma serio”.
La parlamentare Chiara Gribaudo non crede nell'apertura del tunnel ad ottobre 2023 e accusa la Giunta Cirio: “Dopo averlo sbandierato ai quattro venti, mi pare impossibile aprire ad ottobre 2023. Non sappiamo nemmeno se è stato definito tutto il progetto e come. Serve un’operazione verità per i cuneesi stufi di essere trattati come cittadini di serie B: quando verrà convocata la CIG con la Francia? Verrà dato spazio alla rappresentanza territoriale? Perché la giunta Cirio non ha previsto, in questi anni, un sistema di trasporti, a partire dall’infrastruttura ferroviaria, che sostenesse la mobilità del territorio? La Regione si disinteressa e rinuncia a trovare soluzioni”.
Così Gribaudo, che conclude: “Una settimana. Questo il tempo che attenderemo per le risposte. Poi ad ANAS, Regione Piemonte e Liguria chiederemo risposte, mettendo in campo tutti gli strumenti che abbiamo dall’opposizione. Ci vuole rispetto per i cuneesi”.