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Farinél | 02 luglio 2023, 12:37

Farinèl/ Regalatevi una visita a uno dei monumenti più belli della nostra provincia, ne vale la pena

Nei fine settimana di luglio concedetevi una gita nei luoghi più belli della nostra provincia, dal castello di Grinzane Cavour al santuario di Vicoforte, dai borghi di collina a quelli di montagna, dall’Abbazia di Staffarda al castello di Racconigi passando per gli altri, bellissimi, castelli di Langa e Roero o di Fossano, per le valli del cuneese, del monregalese e del saluzzese per arrivare ai Ciciu del Villar o ai santuari di montagna. Sarete circondati dalla bellezza

L'interno del castello della Manta

L'interno del castello della Manta

Sputo subito il rospo: a 40 anni suonati, oltre 25 passati a scrivere su giornali e non, fino alla scorsa settimana non ero mai stato a visitare il castello della Manta. Sia chiaro, non cerco scuse, sono colpevole fino al midollo perché l’atto che ha permesso di sopperire a questa mancanza nemmeno è stato voluto, alla Manta ci sono capitato per caso in occasione dell’assemblea annuale di Confapi Cuneo.

I giardini del maniero, di proprietà del Fai, hanno fatto da sfondo a un interessante dialogo sui valori di impresa e sport con ospiti d’eccezione l’imprenditore e campione sportivo Franco Arese e la tenace Giusy Versace, donna dalla straordinaria forza d’animo reinventatasi campionessa paralimpica dopo un incidente automobilistico che l’ha lasciata senza gambe.

Ci sono capitato, insomma, e da buon italiano quasi non ci ho fatto caso, tale è l’assuefazione alla bellezza che ci contraddistingue. Ho visto le alte mura, il bell’ingresso, la scalinata monumentale, ma senza metterci troppo entusiasmo e troppo ardore nel voler visitare gli interni. Dopo una breve intervista alla direttrice del castello Silvia Cavallero sono stato quasi trascinato a effettuare la visita guidata, in modo gentile, ma fermo: “Non può non aver mai visto il castello della Manta”, mi è stato detto.

“Ma che ci sarà mai in questo castello?”, mi sono chiesto trascinandomi gradino dopo gradino con la speranza di potere al più presto terminare quella “agonia” e ritornare al buffet.

La guida ha raccontato al sottoscritto e all’editore di Radio Alba Claudio Rosso la storia del maniero nato nel XIII secolo come avamposto militare e diventato castello durante il periodo di reggenza di Valerano del Marchesato di Saluzzo. Con Valerano la roccaforte diventa una fastosa dimora di famiglia in concomitanza con l’istituzione del feudo della Manta.

A balzare subito all’occhio sono le grandi scritte “Leit” in tedesco a indicare il ruolo di punto di riferimento dello stesso Valerano per tutto il Marchesato.

La sala da pranzo e le stanze da letto sono interessanti, ma nulla che possa far presagire quello che vedrete nella Sala Baronale, la cappella degli Scrovegni della nostra provincia, esagero, ma neanche troppo, vista la magnificenza della sala. Valerano volle, infatti, che la sala venisse totalmente affrescata. Sulla parete sud, la scena più celebre: il mito dell’eterna giovinezza, ispirato a un romanzo cavalleresco, il "Roman de Fauvel", è raffigurato dalla fontana della giovinezza, sormontata dal dio Amore. A colpire è la cura dei particolari e la qualità dei colori per un’opera monumentale di quasi 600 anni fa. Sul lato opposto della sala, sono raffigurati nove prodi eroi e nove eroine dell’antichità classica che, in abiti quattrocenteschi, raffigurano gli ideali cavallereschi delle virtù militari e morali.
 
Pochi passi più avanti è possibile ammirare il Salone delle Grottesche, caratterizzato da uno splendido soffitto decorato con dipinti e stucchi di chiara impronta manierista, ispirati a quelli delle Logge di Raffaello in Vaticano.

In mezzo a tanta bellezza mi sono proprio chiesto come fosse possibile per il sottoscritto non aver mai visitato un castello che si trova a meno di 60 km da casa, a un’oretta di macchina. Solitamente si pensa che ciò che si trova più distante sia automaticamente più bello perdendosi le meraviglie che abbiamo sotto casa.

In questi fine settimana di luglio, se non l’avete mai fatto, ma anche se ci siete già stati, perché luoghi come questi regalano sempre emozioni, concedetevi una gita fuori porta nei luoghi più belli della nostra provincia, dal castello di Grinzane Cavour al santuario di Vicoforte, dall’Abbazia di Staffarda al castello di Racconigi passando per gli altri, bellissimi, castelli di Langa e Roero, di Fossano, per le valli del cuneese, del monregalese e del saluzzese per arrivare ai Ciciu del Villar o ai santuari di montagna, a partire da Sant’Anna di Vinadio e Castelmagno.

Sono solo alcune delle meraviglie della nostra provincia, quelle che spesso mettiamo in un angolo dicendo che tanto, prima o poi, andremo a visitarle, perché tanto sono lì a due passi. E allora facciamoli quei due passi perché merita veramente.

Marcello Pasquero

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