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Attualità | 29 giugno 2023, 10:52

Capitale della Cultura 2026: Langhe e Roero fanno squadra. A giorni i nomi delle città rivali [FOTO E VIDEO]

Sindaci e imprenditori raccolti ieri a La Morra per la presentazione del progetto al mondo economico. Il sindaco albese Carlo Bo: "Sinergia tra pubblico e privato il nostro punto di forza"

Nella galleria fotografica di Barbara Guazzone alcuni momenti della presentazione tenuta ieri sul belvedere di La Morra

Nella galleria fotografica di Barbara Guazzone alcuni momenti della presentazione tenuta ieri sul belvedere di La Morra

"Una sfida difficile, ma affascinante". Così il sindaco di Alba Carlo Bo, presidente del comitato che da mesi lavora all’iniziativa, ha presentato il progetto di candidatura di Alba, Bra, Langhe e Roero a Capitale Italiana della Cultura 2026 di fronte alla platea di imprenditori che nella serata di ieri, mercoledì 28 giugno, si sono ritrovati nel suggestivo scenario del belvedere di La Morra per quello che ha rappresentato il secondo momento pubblico di condivisione dell’iniziativa dopo quello tenuto nell’aprile scorso al castello di Grinzane.

Un’avventura che nei prossimi giorni entrerà nel vivo, visto che il 4 luglio scadrà il termine per la presentazione della manifestazione d’interesse da parte delle varie città interessate a contendersi l’importante riconoscimento, mentre al 27 settembre è fissata la scadenza per la presentazione dei dossier di candidatura.

"Al momento sappiamo di una dozzina di possibili rivali provenienti un po’ da tutta Italia, per un riconoscimento che non è mai arrivato in Piemonte e nemmeno nel Nord Ovest",  ha spiegato durante la serata il direttore del comitato Mauro Carbone (foto sotto), non nascondendo quindi la speranza che, dopo i recenti tentativi di Saluzzo e Asti, la carta giocata da Alba e Bra possa avere maggiore fortuna, portando al territorio di Langhe e Roero la possibilità di una visibilità nazionale e internazionale la cui assegnazione, attesa per il 2024, arriverebbe peraltro a dieci anni esatti dal riconoscimento Unesco di Doha.



Gli amministratori del territorio ci credono e hanno raccolto l’entusiasmo del centinaio di imprenditori riuniti ieri a La Morra, con la sindaca Maria Luisa Ascheri a fare gli onori di casa. Rivolto a loro, già protagonisti della fortunata esperienza di "Alba Capitale della Cultura d’Impresa" promosso nel 2021 da Confindustria, l’appello del sindaco Bo (foto sotto): "Punteremo tutto su quello che è il nostro maggiore punto di forza: lavorare in sinergia, soci pubblici e privati insieme, per un grande obiettivo: quello di promuovere e valorizzare sempre di più il nostro territorio. Sono certo che ci riusciremo, che lavorando insieme riusciremo in quello che potrebbe essere un nuovo straordinario risultato".




A fargli eco il collega braidese Gianni Fogliato, che del comitato di candidatura è vicepresidente: "Questa sera abbiamo sentito un’utile anticipazione di quelli che saranno i contenuti della candidatura, abbiamo sentito l’energia di fare squadra. Credo che sia un progetto che ha tutte le carte in regole per vincere soprattutto perché parte dal basso, parte dagli attori del territorio: ci credono le istituzioni e ci credono le imprese, ma soprattutto ne sono convinti i cittadini. Là dove abbiamo portato il tema della candidatura abbiamo sempre ricevuto grandi applausi. Vuol dire che i cittadini sono convinti dell’opportunità di cogliere questa nuova e importante occasione di crescita".




"Abbiamo presentato l’iniziativa al sistema produttivo proprio perché pensiamo che le aziende siano il partner ideale di questa candidatura – ha ribadito Giuliana Cirio, direttore generale di Confindustria Cuneo e vicepresidente del comitato (nella foto sotto, con Allena e il direttore Aca Fabrizio Pace), insieme allo stesso Fogliato e alla presidente dell’Ente Fiera albese Liliana Allena –. Questo perché la fortuna di questo territorio nasce dall’operosità della sua gente, dalla sua creatività e dalla solidità con la quale i suoi attori hanno messo insieme un sistema produttivo di eccellenza, ma anche perché la cultura deve permeare anche l’ambiente produttivo, stimolando nuovi percorsi e l’apertura verso nuovi mercati. Quando lavorano insieme, il mondo dell’economia e quello della cultura riescono sempre a fare il successo del territorio".




A Mauro Carbone il compito di ricordare quello che sarà il cammino del progetto: "Il bando ministeriale prevede la risposta alla manifestazione di interesse entro il 4 luglio, per cui nei prossimi giorni inizierà ufficialmente l’avventura della candidatura. Entro il 27 settembre è invece prevista la consegna del dossier con le 60 pagine nelle quali dovremmo illustrare il nostro progetto, il palinsesto, il concept, che cosa faremo, come lo faremo e come organizzeremo il tutto. E poi andremo verso l’inverno con la nomina della commissione ministeriale, che una volta insediata analizzerà tutti i dossier per poi incontrare le diverse città proponenti all’inizio dell’anno, tra febbraio e marzo, quando ci saranno i colloqui ufficiali al Ministero della Cultura e quindi l’assegnazione. Il 4 luglio sapremo quindi quali saranno le città che partecipano al concorso. Per adesso sappiamo di una dozzina di realtà, sparse per l’Italia. Molte regioni italiane hanno già avuto il riconoscimento. Non è mai successo al Piemonte, mai successo al Nord Ovest. Ci candidiamo con grande entusiasmo, e spero anche che avremo anche occasione di incontrare le altre città concorrenti per condividere alcuni temi della sfida, scambiarsi opinioni, progetti, idee".

LE INTERVISTE [VIDEO]

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