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Eventi | 29 giugno 2023, 20:19

Al via a Cardè la rievocazione storica dell'assedio al castello del 1552

Da venerdì a domenica il pubblico potrà immergersi nella storia di 500 anni fa, tra battaglie, musica, balli, presentazioni di libri e il pranzo nella corte del castello che sarà aperto alla visite

I figuranti  del gruppo "De Reges" di Revello

I figuranti del gruppo "De Reges" di Revello

In pochi, anche tra gli stessi abitanti di Cardè, paese nella campagna saluzzese sulle rive del Po, conoscono i tesori nascosti del castello del suo Castello.

Questa antica fortezza, primo avamposto lungo il Grande fiume, fu edificata all'inizio del 1200 e svolse il ruolo fondamentale di porto sulle acque del Po.

Tuttavia, oltre ad essere un centro fluviale vitale, Cardè rappresentava anche un baluardo di frontiera per il Marchesato di Saluzzo. Il castello, una delle prime costruzioni del villaggio, venne eretto per volere del marchese Manfredo II di Saluzzo.

Nel corso dei secoli, subì diverse espansioni che lo trasformarono anche in una sontuosa dimora nobiliare. Tuttavia, la sua storia venne segnata da un evento drammatico: il 15 luglio 1552, fu assediato e parzialmente distrutto dalle truppe francesi.

L'assalto al castello di Cardè fu una battaglia cruenta. La fortezza era difesa da circa 400 soldati, in gran parte mercenari spagnoli noti per i loro comportamenti violenti verso la popolazione.

Le milizie francesi agli ordini del maresciallo Charles de Cossé, conte di Brissac giunte sotto le mura del castello, tentarono di assaltarle, ma le prime fasi dell'attacco si rivelarono inefficaci. Furono quindi posizionati i cannoni, che spararono oltre 700 colpi, aprendo una breccia nelle mura sufficiente per un assalto corpo a corpo.

Nonostante la resistenza accanita dei difensori, venne ordinato l'assalto finale. Alcuni capitani francesi, scoraggiati dalla tenacia degli occupanti, iniziarono a ritirarsi, ma  vennero fermati  dal maresciallo Charles de Cossé che li esortò a entrare nel castello con onore piuttosto che fuggire con disonore. La vergogna li spinse a tornare indietro e superare la breccia. I soldati spagnoli che difendevano l'apertura furono uccisi senza pietà. Durante l'assalto, un soldato prese della polvere da sparo e appiccò il fuoco alle munizioni, provocando la morte di lui stesso e di una ventina di francesi. Il castello di Cardè fu completamente distrutto dalle fiamme.

LA RIEVOCAZIONE STORICA DELL’ASSEDIO

L’assalto al castello del 15 luglio 1552 sarà ricordato nel fine settimana da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio con una rievocazione storica promossa dal Comune e dalla Pro Loco.  

Saranno coinvolti oltre un centinaio di rievocatori provenienti da Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta, i cavalieri del Pellice e il gruppo storico “De Reges” di Revello coordinati da Carlo Motta.

Il programma dei tre giorni si apre venerdì 30 giugno alle 21 nella biblioteca civica la presentazione del romanzo storico “La figlia dello speziale” di Erica Bonansea. 

Sabato 1° luglio, nel pomeriggio, saranno allestiti gli accampamenti nell’area a ridosso del castello e del ponte di Cardè. Dalle 15,30 attività per i bambini con il baby parking “L’ape birichina”, seguirà alle 16,30 dall’apertura alle visite degli accampamenti e dall’addestramento al duello per i bambini. 

Alle 17 presentazione del romanzo storico “I paladini del Queyras” di Davide Rabbia, e alle 18 duelli di spade nella corte del castello. Alle 21 sarà rievocato l’arrivo dell’esercito francese e i primi scontri con gli spagnoli. Alle 22, “Nuit Royale”, musica nella corte del castello.

Domenica si entrerà nel vivo dell’evento, Cardè farà un salto nel passato di quasi 500 anni. 

La giornata si aprirà alle 10 con la visita agli accampamenti. Alle 11,30 corteo storico e alle 12,30 il pranzo nella corte del castello, seguito dai balli occitani nel primo pomeriggio. Alle 15,30 è in programma la presentazione ufficiale dei lavori eseguiti nel castello seguiti alle 16 dalla rievocazione storica dell’assedio del 1552, con la presenza di oltre 100 figuranti.

Nel corso della giornata sono in programma visite guidate al castello, oggetto di un recente intervento di riqualificazione e giri a cavallo per i più piccoli con i cavalieri del Pellice.

IL CASTELLO OGGI

È in corso un progetto di recupero del castello di Cardè che è stato reso possibile grazie al finanziamento di fondi europei per 446 mila euro.

Gli interventi rientrano nel programma di valorizzazione del bene, di proprietà privata della famiglia Ramello che lo ha affidato in comodato al Comune per 50 anni, nell’ambito dei progetti culturali di Octavia, l’associazione che raggruppa 17 comuni della pianura.

Il primo lotto dei lavori, iniziati lo scorso anno, ha visto il restauro e la messa in sicurezza  del secondo piano dove si trova la grande sala affrescata con scene di caccia che saranno oggetto dei prossimi restauri.

Risalgono all’inizio del 16° secolo e sono stati attribuiti al pittore fiammingo Hans Clemer, conosciuto come Maestro d’Elva che operò alla corte dei Marchesi di Saluzzo.

Per permettere più facilmente l’afflusso del pubblico al secondo piano è stata realizzata una scala che porta al centro del salone ed ha sostituito quella di difficile accesso da cui si saliva attraverso la torre. Nei recenti lavori si è anche rifatto il tetto recuperando le vecchie capriate in legno a vista. Visitabile nel seminterrato la ghiacciaia dalla forma circolare che serviva a conservare gli alimenti.

Matteo Morena, sindaco di Cardè sostiene con entusiasmo: “Siamo finalmente in grado di restituire il castello alla comunità di Cardè. Storicamente, è sempre stato un edificio chiuso, ma attraverso questa iniziativa siamo riusciti a renderlo accessibile non solo ai residenti del paese, ma anche a tutti coloro che desiderano visitarlo. Questo – continua Morena - rappresenta un primo passo verso un completo recupero. Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare, siamo riusciti a garantire la sicurezza dell'edificio e delle sue caratteristiche architettoniche. Il prossimo obiettivo sarà il restauro degli affreschi.

Attraverso la rievocazione storica, - conclude il sindaco - desideriamo dare nuova vita al castello, promuovendo iniziative culturali che spesso passano inosservate, ma sono fondamentali per tramandare la storia e gli avvenimenti che hanno coinvolto il nostro piccolo comune nel corso dei secoli. Allo stesso tempo, ci consentirà di aprirci a un pubblico nuovoRingraziamo la Pro Loco di Cardè per la gestione logistica dell'evento, nonché il gruppo storico ‘Giovanni De Reges’ di Revello e il suo presidente Carlo Motta per il prezioso supporto nell'organizzazione”.

Anna Maria Parola

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