Sanità - 22 giugno 2023, 14:00

Cuneo, in radiologia il venerdì sera e sabato mattina per ridurre le liste d'attesa [VIDEO]

Progetto dell'ospedale Santa Croce presentato in conferenza stampa questa mattina, giovedì 22 giugno. L'assessore Icardi: "Grazie alla disponibilità del personale medico e sanitario. Questo è il primo esempio di iniziative con lavoro serale e prefestivo per abbattere liste d'attesa”

Dal 30 giugno all'ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo si potrà fare una tomografia computerizzata, una risonanza magnetica e una ecografia anche il venerdì sera fino alle 23 e il sabato mattina dalle 8 alle 14. È il progetto messo in campo per abbattere il drammatico fenomeno delle liste d'attesa.

Parliamo di un numero pari o maggiore a 520 esami in più, per 52 turni e 260 ore totali.

L'estensione di orario, che coinvolge il personale sanitario in maniera volontaria, sarà in piedi fino alla fine dell'anno. Le prestazioni aggiuntive sono state finanziate con fondi regionali dedicati al recupero delle liste di attesa e saranno gestite tramite Cup che le invierà alle segreteria di riferimento.

Un'iniziativa importante presentata questa mattina, giovedì 22 giugno, con una partecipatissima conferenza stampa alla presenza dell'assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi.

La novità è la costanza del progetto che non è un intervento a spot – ha evidenziato il Commissario dell'azienda ospedaliera Livio Tranchida -. Quello delle liste d'attesa è un problema prescrittivo e organizzativo, un fenomeno che richiede complessità di analisi. Oggi partiamo col primo step sull'area radiologia, ma ne seguiranno altri”.

Nel periodo post pandemico si è assistito a un significativo aumento della richiesta di prestazioni di diagnostica strumentale (+31% del volume di TC; +3,5% del volume di RM) in particolare in classe di priorità B (dal 19% al 33% per le TC Torace; dal 31% al 50% per la RM della colonna vertebrale).

Di fronte a questa situazione, l’Azienda ha provveduto - a seguito di valutazione clinico-organizzativo-gestionali relative alle risorse umane e tecnologiche impiegate, al modello organizzativo in uso e alla possibilità/disponibilità degli utenti a recarsi in ospedale in orari non convenzionali e dopo un congruo periodo di studio di fattibilità e di rodaggio (nel quale sono stati testati nuovi turni in orari e giornate eccedenti l’ordinario), limitato alla sola Risonanza Magnetica - a predisporre l’avvio del piano aziendale per la riduzione delle liste di attesa delle prestazioni diagnostiche di radiologia e neuroradiologia per classi “B” e “D”.

Al direttore sanitario Giuseppe Coletta è toccato presentare i numeri in crescita delle prestazioni: “112.490 prestazioni ambulatoriali nel 2022 contro le 107.990 del 2019. L'andamento tra gennaio e maggio 2023 se raffrontato allo stesso periodo del 2022 segna un incremento del 5% sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale (da 42.503 nel 2022 a 44.721 nel 2023) e del 3% di prestazioni di ricovero chirurgico (da 1.995 nel 2022 a 2.052 nel 2023)”

Alberto Papaleo, direttore della Medicina nucleare, ha presentato il focus sull'area radiologica: “Siamo l'unico centro in Piemonte con produzione di radiofarmaci. Entro marzo 2024 saremo dotati di un macchinario RMN 3T all'avanguardia. Nel post- pandemia c'è stato un incremento significativo delle prestazioni in radiologia. Fenomeno che è irreversibile per le classi B su cui non è possibile fare programmazione”.

Alberto Talenti, direttore della Struttura Complessa di Radiodiagnostica: “La rimodulazione dell'offerta in Radiologia e Neuroradiologia vuole dare una risposta alle richieste di prestazioni con classe di priorità B e D per abbattere i tempi di attesa. Nel mettere in piedi questo piano ci siamo basati su un'esperienza pregressa e saltuaria fatta solo sulla risonanza magnetica. Oggi lo rendiamo consolidato anche con il liquido di contrasto e anche per ecografia e Tc”.

A chiudere gli interventi è stato l'assessore Icardi: “Grazie al personale che aderito. Cuneo è il primo esempio in Piemonte di applicazione di questi fondi per tentare di risolvere questo complicatissimo problema delle liste di attesa. Vi fa onore. C'è anche un valore etico, perché non dare risposte adeguate ai cittadini penalizza le fasce più deboli della popolazione che non possono permettersi di rivolgersi ai privati a pagamento. Ieri al ministero in commissione Salute, il primo tema affrontato è stato proprio quello delle liste di attesa. Porterò questo piano in Regione e chiederò a tutti di imitarvi”.

E ancora: “La Regione Piemonte è stata la prima a livello nazionale ad avviare un Piano straordinario per il recupero delle liste d’attesa, dotandosi di un metodo strutturato su basi scientifiche e maturato grazie all’esperienza virtuosa della propria campagna vaccinale. Al momento, uno dei risultati più importanti è aver riportato il numero delle prestazioni erogate ai livelli pre-covid. Su 25 delle 42 monitorate dal Ministero a livello nazionale, in media i tempi di attesa si sono ridotti di sei giorni rispetto al 2018, così come sulla prevenzione oncologica sono stati recuperati tutti gli inviti verso la popolazione target degli screening, ritardati dall’impatto della pandemia”.