Curiosità - 15 giugno 2023, 20:40

Il Caffè Letterario di Bra in trasferta a Napoli, dove ogni via è una poesia

A passeggio tra piazze, storia e arte che regalano scorci in bilico tra mare e cielo

In foto una panoramica di Napoli, vista da Castel Sant'Elmo

Partenza: Bra. Cambio: Torino Porta Susa. Arrivo: Napoli Centrale. Circa sette ore da centro città a centro città. Tranquilli, non è una pubblicità di Trenitalia. Vogliamo solo raccontarvi la cronaca di un viaggio nella patria di San Gennaro, Pulcinella e Maradona.

Andremo alla scoperta di una città incastonata tra le sfumature turchesi del mare e quelle vestite d’azzurro del cielo, ricca di suggestioni e scorci caratteristici, tanto intensa da non lasciare spazio alla noia.

Il capoluogo campano vanta una storia secolare che risale ai Greci, ma comprende anche il dominio romano, bizantino, francese, spagnolo e austriaco, ognuno dei quali ha lasciato il segno.

Qui, si racconta una storia tra l’umile e il sublime, una storia che corre, come corre il vento tra i panni stesi in mezzo ai palazzi storici o nei vicoli stretti. È il segreto della bellezza di Napoli, città di vuoti e pieni, di luce e buio totale, di arte in tutte le sue forme.

Dal coloratissimo Chiostro di Santa Chiara, la cui costruzione iniziò nel 1310, per volontà del re Roberto d’Angiò e di sua moglie Sancia di Maiorca, ai gradini dei Quartieri Spagnoli, su e giù sulla Pedamentina di San Martino o nelle viscere delle catacombe, fino al Duomo, dove è custodita l’ampolla contenente il sangue di San Gennaro, Napoli è in grado di rapire chi la visita in un vortice di magiche sensazioni: benvenuti in un labirinto di emozioni senza paragoni.

Castel Sant’Elmo

Questo è il punto perfetto per una foto panoramica a 360°. Il cielo e il mare di Napoli si mescolano sullo sfondo con il Vesuvio che troneggia sui vicoli della città, fino ad arrivare alla penisola sorrentina e all’isola di Capri. Da qui sembra di poter accarezzare la città con una mano, ammirandone la bellezza senza tempo.

Napoli sotterranea

A circa 40 metri sotto le strade trafficate e ricche di vita, c’è un luogo dove ogni epoca ha lasciato una traccia. Napoli sotterranea è un viaggio nel tempo lungo più di duemila anni. Si attraversano i resti dell’antico acquedotto greco-romano, ma anche i rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale. Qui troviamo anche il Museo della Guerra e gli Orti Ipogei. Siamo nel cuore del centro storico, in piazza San Gaetano.

Piazza del Plebiscito

È uno dei luoghi simboli della città. Il suo nome deriva dal plebiscito che decretò l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia il 21 ottobre 1860. Qui troviamo la Basilica reale pontificia di San Francesco di Paola, since 1846, Palazzo Reale e le statue dei 7 principali sovrani di Napoli. A breve distanza ecco il Maschio Angioino. Ok, quello va bene per l’ennesima foto su Instagram. Nessun social potrà, però, mai raccontare il gusto di babà e sfogliatelle ormai declinate in mille modi. Certe cose le devi vivere e assaporare!

Piazza Trieste e Trento

È il punto in cui convergono via Toledo, via Chiaia e via San Carlo (sì, proprio quella che dà il nome al celebre teatro). Qui è d’obbligo fare tappa al Caffè del Professore e una visita allo storico caffè Gambrinus, tra i cui tavolini Gabriele D’Annunzio trovò ispirazione per scrivere A Vucchella, uno dei brani storici della tradizione melodica partenopea.

Busto di Pulcinella

Si trova in vico Fico al Purgatorio, dono dell’artista Lello Esposito alla città. L’opera in bronzo, un metro e venti posata su un basamento in pietra, è una delle figure più fotografate del centro e anche tra le più “toccate”, infatti si dice che, poggiando la mano sul naso a becco della maschera, ci si attiri la buona sorte.

Piazza del Gesù Nuovo

Si trova nel centro storico e presenta al centro l’Obelisco dell’Immacolata, situato di fronte alla Chiesa del Gesù Nuovo, che custodisce il corpo di Giuseppe Moscati, il medico santo tanto amato dai napoletani, da figurare tra i protettori della città. Inoltre, all’interno della chiesa è stato ricostruito il suo studio medico e un museo con fotografie e oggetti che gli sono appartenuti.

Piazza Dante

Da frequentatori del Caffè Letterario di Bra, si inserisce prepotente una visita a piazza Dante. Protagonista del paesaggio il monumento a Dante, oltre al grande via vai di persone che di qui passano, rendendo il luogo destinazione vivace e di interesse culturale per la presenza di famose scuole nelle vicinanze.

San Gregorio Armeno

Oltre a quello del mare, il paesaggio di Napoli è mosso dalle onde della vivacità di una strada animata dalla famosissima tradizione presepiale. Non è periodo di Natale? Niente paura, l’esposizione di presepi e statue in terracotta è aperta praticamente tutto l’anno. Da comprarne almeno una!

Rione Sanità

In tema di meraviglie, il rione Sanità è il posto giusto per farsi affascinare. All’istante. Poco il tempo che passa tra incontro e innamoramento quando si parla di questo rione edificato alla fine del XVI secolo, famoso anche per aver dato i natali al principe Totò.

Spaccanapoli

Non un’unica destinazione, ma un’arteria del centro antico di Napoli dalla quale lasciarsi trascinare. Divide la città e al tempo stesso la unisce. Una delle strade in cui si respira la cultura napoletana più genuina e autentica. A passeggio vi sentirete coccolati dalle signore affacciate ai balconi o dai venditori ambulanti che sulle loro ape car improvvisano negozi e chioschi.

Cappella San Severo

Nelle vicinanze di piazza San Domenico Maggiore, si trova la Cappella San Severo, un gioiello del patrimonio artistico italiano. La chiesa sconsacrata ospita una serie di sculture davvero impressionanti, ma il vero capolavoro è il Cristo Velato, esperienza mistica, come mistica è la tentazione di cercare di agguantare il velo del Cristo e sollevarlo.

Via Toledo

Descritta anche da Stendhal, via Toledo è una delle strade più famose di Napoli. Arrivando con la metro, ammiriamo la stazione, caratterizzata da splendidi murales e colori vivaci, giustamente considerata una delle più belle d’Europa.

Castel dell’Ovo

Edificato nel XII secolo, è il più antico castello di Napoli. La vista del porto, dei traghetti, della baia e del Vesuvio è ancora migliore dai suoi bastioni e all’interno si trova un Museo Etno-Preistorico con ceramiche e altri manufatti dell’antica Napoli.

Galleria Umberto I

Famosa per la sua architettura e la sua maestosità, prende il nome da Umberto I, re d’Italia. Un complesso vivace di fine ‘800, abbellito da sculture e dipinti con quattro volte in vetro e ferro, dove dedicarsi allo shopping, vista la presenza di numerosi negozi.

Lungomare 

E poi finalmente il mare di Napoli! I suoi colori si mescolano a quelli del cielo, per un risultato che incanta per la varietà di elementi. In primis il meraviglioso lungomare di via Caracciolo, da dove perdersi alla vista di Capri e di Ischia.

Dopodiché, è ufficiale... non vorrete più andarvene!