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Attualità | 13 giugno 2023, 11:48

A Mondovì è tempo del Festival Piazza di Circo

Si svolgerà dal 1° al 23 luglio su tre piazzee, nell’ambito dell’evento targato Albero del Macramè anche l’Hybrid Festival della Fondazione Cirko Vertigo

A Mondovì è tempo del Festival Piazza di Circo

Le piazze della città del Belvedere torneranno ad essere palco per le arti circensi. Per il sesto anno torna il Festival Piazza di Circo. L’evento, organizzato dalla sua prima edizione dell’Albero del Macramè, è fra i pochi entrati a far parte dei festival non competitivi riconosciuti a livello ministeriale ed ha il sostegno, oltre che del dicastero, della Regione Piemonte e del Comune di Mondovì.

Due anteprime e un ricco programma di spettacoli per tutto il mese di luglio. Anche nella programmazione che verrà presentata nel dettaglio il 21 di giugno, alle 11 nella sala del Museo della Ceramica,  il fil rouge della rassegna resta l’ inclusione: annullare i confini, superare le differenze di lingua, cultura, provenienza. Ecco allora il carattere internazionale dell’appuntamento che celebra la sua sesta edizione a partire dalle compagnie che proporranno più di venti spettacoli che confermano il principio alla base del Festival che negli anni ha cambiato nome, sede e forma senza perdere di vista il ruolo di supporto delle nuove generazioni, cui offre interlocutori validi e una chiave per mondi fantastici in cui apprendere gli strumenti necessari per quel difficile percorso che è la crescita personale.

Palchi in Piazza Maggiore e sul piazzale della Repubblica dove torna lo Chapiteau del Teatro delle Foglie che ospiterà molte compagnie, ma porterà soprattutto il suo spettacolo: Ballata d’Autunno: Opera multidisciplinare che unisce il teatro d’ombre, il mimo, l’acrobatica aerea, la danza, la manipolazione e il clown. Il Festival porterà a Mondovì anche lo spettacolo di Artemakia, favola acrobatica che l'autore e regista Milo Scotton dedica alle generazioni future. Sarà a Mondovì Tino Fimiani, con il suo “Da grande avrei voluto fare il nano”. Clown, illusionista, mago, cabarettista. Da anni sui palchi di tutto il mondo per diffondere la risata emotiva. E ancora Salement Cirque: compagnia che esce dalla formazione universitari di Bruxelles e propone uno stile del cabaret tendendo a un'interconnessione fluida di proposte e di universi. Segnato da un'evidente dinamica di contrasto, il collettivo accetta di far risuonare i singoli.

Suggestiva l’assegnazione dell’anteprima, sabato 1 luglio, affidata alla funambola portoghese Ponto de Partida. Il primo passo in perfetto equilibrio sopra il vuoto non è solo spettacolo, ma anche metafora della vita, del sospeso e del coraggio. Da Friburgo arriverà Toc-Toc, prestigiosa scuola ludico educativa che porterà a Mondovì artisti giovanissimi che vivranno una tourneè prima di trasmigrare nelle scuole professionali di Circo Contemporaneo. Musica dal vivo insieme a una struttura multidisciplinare che mischia diverse discipline circensi.

A proposito di nuove generazioni torna Piazza Aperta: mercoledì 19 luglio, unico evento al  Polo Culturale delle Orfane. È il concorso di inediti dedicato alle nuove generazioni di  giovani artisti che presenteranno performance inedite. L’artista selezionato da una giuria esterna sarà premiato con una settimana di creazione presso lo Spazio6 della Cascina Macramè e sarà inserito nella programmazione del Festival Piazza di Circo edizione 2024. La vincitrice della prima edizione è Julia Tanner, che presenterà a Mondovì, sempre il 19 luglio,  una nuovissima creazione che si è conclusa durante una residenza di creazione in Cascina Macramè nelle prime due settimane di luglio. Lo spettacolo sarà di carattere multidisciplinare con il focus principale incentrato sull’acrobatica aerea e sul teatro fisico.

Il festival Piazza di Circo ospiterà anche l’evento formativo e inclusivo Hybrid Festival.

HYBRID FESTIVAL e Fondazione Cirko Vertigo

La formazione, lo sguardo al futuro inteso come crescita dei talenti è alla base del Festival e dello storico sodalizio come la prestigiosa Fondazione Cirko Vertigo che nel contesto di Piazza di Circo porterà a Mondovì  l’Hybrid Festival, dorettore artistico Raffaele Irace. Dal 20 al 22 luglio la Fondazione Cirko Vertigo, partner del Progetto Europeo Dialog City insieme a City of Aschaffenburg, Stadtarchiv Graz, Culturepolis, Quatorze,  nell’ambito del programma dell’Unione Europea Creative Europe, invaderà la città e le strade di Mondovì con un obiettivo ambizioso: combinare gli spazi dedicati all’aggregazione sociale alla digitalizzazione urbana, nel rispetto dell’ambiente e delle politiche ecosostenibili.

Nella sezione italiana del progetto sono coinvolti il Comune di Mondovì, CFP CEMON e CIAC, coordinata da Federico Fazari. Il Festival si articolerà tra workshop e un nuovo format di spettacolo, ideato dal coreografo Raffaele Irace, chiamato 24 Ore x 24 Minuti, in cui due danzatori, Marco Volta e Rosalie Wanka, si troveranno a condividere uno spazio scenico – in questo caso differenti location della città di Mondovì – per 24 ore, al termine delle quali dovranno presentare una performance della durata di almeno 24 minuti.

Le iniziative saranno trasmesse in diretta streaming, tramite l’app blucinQue Nice e il sito Fondazione Cirko Vertigo. In programma durante il Festival anche il Game Jam, laboratorio partecipativo cui prenderà parte la cittadinanza, che sarà realizzato in parallelo e trasmesso in collegamento con la città di Aschaffenburg in Germania, partner capofila del progetto Dialog City.  Tre i workshop di danza della durata di circa due ore ciascuno. Ognuna avrà un tema: scoperta, creazione e composizione.

I workshop saranno condotti dai danzatori e coreografi professionisti Daniela Paci, Cecilia Castellari e Davide Degano. Durante il festival, infine, si assisterà alla restituzione pubblica della residenza artistica di Anne Fehres e Luke Conroy, duo multidisciplinare selezionato dal Dialog City Art for public residence programme. Anne e Luke per quattro settimane osserveranno la comunità locale di Mondovì ed entreranno in contatto e dialogo con essa attraverso specifiche attività di coinvolgimento. Il risultato della residenza artistica sarà una composizione fotografica su larga scala che verrà esposta al pubblico durante il Festival.

c.s.

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