Utili, discusse, qualcuna bella e molte brutte, ma soprattutto tante. Stiamo parlando delle rotonde, che a Cuneo ormai imperversano da anni.
Sarà per la vicinanza con la Francia, patria delle “rotatoire”, ma la città tra il Gesso e lo Stura è stata una delle prime in Italia ad adottarle.
Va detto, non sempre con successo: sulle prime gli automobilisti erano un po’ frastornati, poi ci hanno preso la mano (quasi tutti...) e le rotonde in città sono sorte ovunque.
Non c’è stata Amministrazione che non abbia inaugurato la propria rotonda. Il “siluro” del viadotto Soleri, il “cappello alpino” a ricordare la storica adunata degli Alpini nel 2007.
Tante quelle abbellite da scroscianti getti d’acqua: l’Allegoria di Gesso e Stura in piazza Torino, quella del Lyons tra corso Nizza e piazza della Costituzione, poi tra corso IV Novembre e corso Soleri e quella dello Zonta di corso Francia, all’intersezione tra via Pertini e via Pavese.
Tutte bellissime, ma… asciutte!
Come la fontana di Piazza Europa,
o in Piazzale Libertà di fronte alla stazione, spenta e vuota
o ancora in piazza della Costituzione, dove dai getti si può però ricavare una succulenta insalata di girasoli... vuoi mettere con i prezzi che ha raggiunto la verdura?
L'unica ad eruttare acqua in tutto il suo splendore e ad accogliere i turisti in modo gioioso quella che spalanca le porte sulla città vecchia.
Per il resto sono asciutte e spente praticamente tutte le fontane. Non quelle piccoline, questo va evidenziato.
E che dire della fontana di piazza Foro Boario, che non ha nemmeno i due zampilli attivi? L'acqua che si vede è solo l'accumulo di quella piovana.
E' spenta quella della facciata del Municipio.
Ma Cuneo non è anche la città delle Fontane?
Non tutti lo sanno, ma tra i percorsi turistici proposti, con tanto di cartello ben visibile a chi parcheggia alle piscine e raggiunge l'altipiano con l'ascensore inclinato, c'è proprio quello di Cuneo e le sue fontane. Sette, visitabili con una passeggiata di circa cinque chilometri e raccontate nei loro aspetti storici, architettonici e stilistici.
L’anno scorso dissero che era colpa della siccità (non funzionano a ricircolo?), ma anche quest’anno, nonostante un maggio piovoso come non si vedeva da tempo, l'estate è alle porte e di zampilli e getti d'acqua neppure l’ombra: come mai?