Potrebbe arrivare grazie al Fesr (Fondo Europeo Sviluppo regionale) la svolta per il recupero della Cittadella di Mondovì.
Questa mattina, mercoledì 31 maggio, in Provincia il sindaco Luca Robaldo ha presentato insieme ai sindaci di Boves, Peveragno, Vignolo, Cervasca, Roccavione, Beinette, Margarita e Borgo San Dalmazzo, le linee di indirizzo per l'utilizzo dei fondi destinati all'area monregalese-basso cuneese.
Un tesoretto di circa 10 milioni (8,265 a valere sui fondi FESR e il restante confinanziato) destinati a progetti dedicati a transizione ecologica, valorizzazione del pratimonio rigenerazione urbana, culturale.
E proprio il tema della rigenerazione urbana sembra essere il filone che verrà seguito per questa progettazione.
Ogni comune ha i suoi desiderata (leggi qui), nel caso di Mondovì, come ancitipava il sindaco al nostro giornale, lo scorso gennaio (leggi qui), i fondi potrebbero essere destinati alla Cittadella per un l'avvio di un processo di Federalismo Culturale. Si tratta di un procedimento attraverso cui i Comuni, le province, le città metropolitane e le regioni possono chiedere il trasferimento di beni culturali appartenenti al Demanio dello Stato, a patto che ne sia garantita la massima valorizzazione: un processo non semplice, non immediato, da attuarre in "lotti" nel caso di Mondovì, ma che darebbe finalmente nuova vita a uno dei più grandi "contenitori vuoti" della città.
“Ogni comune ha le proprie aspettative – ha concluso Robaldo -. Se il filone, come probabile, sarà quello della rigenerazione urbana, a Mondovì proporremo un intervento sulla Cittadella”.
L'idea sarebbe quella di dar vita alla "Cittadella fortificata della musica e delle arti (leggi qui)", proposta nata già con la precedente amministrazione e per la quale il Comune aveva affidato la redazione di uno di fattibilità allo studio Arcadis di Milano.