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Attualità | 18 maggio 2023, 17:29

Germana Avena ancora sul Tenda: "Lavori a forte rischio... e non solo a rischio ritardo"

Intervenuta al convegno che ha dato il via al Cuneo Montagna Festival, la sindaca di Roccavione ha parlato del Traforo e della linea ferroviaria: "La prima relazione tra territorio montano e metropolitano deve partire dalla mobilità"

Germana Avena ancora sul Tenda: "Lavori a forte rischio... e non solo a rischio ritardo"

La sindaca di Roccavione Germana Avena è intervenuta, questa mattina, nel corso della conferenza e del convegno che hanno dato il via al Cuneo Montagna Festival, che si è aperto sul tema "Metromontagna".

Il suo è stato un grido di allarme al quale erano presenti tutte le istituzioni interessate al tema, tranne quelle della provincia di Imperia, alle quali avrebbe anche voluto rivolgersi.

Il tema trattato è quello della mobilità e delle infrastrutture, in particolare, il traforo del Colle di Tenda e la ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza. Riportiamo alcuni dei passaggi del suo intervento:

"Il nostro territorio è un giacimento di storia, cultura, rapporti sociali ed economici già costruiti e consolidati in millenni di scambi tra gruppi e persone. Un giacimento che rischia fortemente la residuali. Se metromontagna ha a che vedere con il campo di relazioni che si instaurano tra territorio montano e territorio metropolitano, io mi sento di affermare che la relazione primaria che si deve necessariamente instaurare è quella della mobilità. Ora il giacimento di cui parlavo prima è privo di vie di comunicazione, quelle vie che esistevano e ora non esistono più o sono ormai marginali”.

Parlo del Traforo del Tenda i cui lavori sono a forte rischio e, vi assicuro, non solo a rischio di ritardo. Parlo della ferrovia Cuneo Nizza, ridotta a 4 corse al giorno.
Questa ferrovia non è il trenino del Bernina, è una ferrovia internazionale che costituisce un servizio per turisti, studenti, operatori economici, che costituisce il presupposto per la costituzione del distretto internazionale previsto dal Trattato del Quirinale.

Questa ferrovia deve essere posta a carico delle linee statali, non regionali.
Questa linea può essere tutta elettrificata e quindi può trasportare merci.
Questa linea può consentire di arrivare da Torino a Nizza o Ventimiglia in due ore. Questa linea può di nuovo collegare Berna e Ventimiglia, come fino al 2007.
Il tutto può realizzarsi solamente se si rivede la Convenzione italo francese scaduta da anni. Anni di resa alle posizioni attendiste della Francia. E vale anche per il traforo. 

Ecco, fra pochi giorni, ai primi di giugno, ci sarà una riunione della CIG commissione intergovernativa Italia Francia proprio sul nodo stradale e ferroviario del Tenda.

La regione è presente a questo tavolo insieme a rappresentanti governativi. Si chieda fortemente, attraverso la Regione e la Prefettura di Cuneo, che il sindaco di Torino, quello di Cuneo, la Provincia di Cuneo e quella di Imperia siedano a pieno titolo in quella commissione.

Sia il primo atto di volontà forte per la realizzazione della metromontagna; anche i cittadini di pianura e delle valli capiranno che metromontagna non è una parola di nuovo conio, non è una nuova idea destinata a rimanere tale e riempire la bocca ai convegni, ma si concretizza in qualcosa di vicino alla gente che rappresentiamo, si concretizza nella speranza che qualcosa cambi grazie alle Istituzioni". 

Barbara Simonelli

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