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Attualità | 04 maggio 2023, 12:45

Chiusa dopo il maltempo, Baudino: “Serve investire di più per prevenire il dissesto idrogeologico dei territori montani” [FOTO+

Il sindaco stima qualche centinaia di migliaia di euro in danni materiali, e si appella alla Regione. Ma avverte: "Si passa senza soluzione di continuità dal rischio incendi costante all’alluvione, e si rischia davvero la vita dei cittadini"

Chiusa dopo il maltempo, Baudino: “Serve investire di più per prevenire il dissesto idrogeologico dei territori montani” [FOTO+

Una conta definitiva dei danni ancora non l’abbiamo, anche stamattina un consorzio privato nel perimetro del nostro territorio mi ha chiamato avanzando alcune necessità. Una buona stima, però, potrebbe aggirarsi su qualche centinaia di migliaia di euro”.

A parlare è il sindaco di Chiusa di Pesio Claudio Baudino, a due giorni dalla conclusione della grande ondata di maltempo che ha investito (anche) la nostra provincia a cavallo tra le fine di aprile e l’inizio di maggio. Quattro giorni – 29 e 30 aprile, 1 e 2 maggio – in cui nella zona ai piedi della Bisalta, per esempio, sono scesi decine di millimetri di pioggia (185 in cinque ore sulla sola Chiusa di Pesio, come segnalato dalla pagina Facebook comunale).



Durante le ore di maggiore intensità la neve è riapparsa in quota, fino a mezzo metro sul Colle dell’Agnello. Una ‘boccata d’aria’ dopo il grave periodo di siccità vissuto negli ultimi mesi dal territorio provinciale – con il cuneese laureatosi provincia ‘più secca d’Europa’ - , ma che hanno inevitabilmente comportato ampi disagi, come la chiusura della SP5 proprio nel comune di Chiusa.

Ma la riflessione del sindaco Baudino non si ferma all’emergenza – pur grave e contingente, anche solo a livello di numeri – ma guarda avanti: “Attraverso il PNRR o qualche altro bando specifico, magari con la collaborazione di Unione Montana, Regione e Provincia, si dovrebbe investire nella prevenzione del dissesto idrogeologico dei territorio più alti – ha detto -  . Si passa senza soluzione di continuità dal rischio incendi costante all’alluvione, e si rischia davvero la vita dei cittadini”.



Rischio evitato, nello scenario più recente, per fortuna. “Sì, certo, questa volta abbiamo subito molti danni ma nessun pericolo vero per la popolazione. Ma il punto è che in questi anni, come Comune e con l’aiuto dell’Ato e della Regione, abbiamo già lavorato parecchio: in quattro o cinque anni siamo arrivati a spendere 750.000 euro. Per quanto si può andare avanti così?

Dover sostenere la copertura di danni di questa entità, per un Comune come il nostro e come qualunque ente montano, è complesso. E rischiano di rimetterci anche i territori ‘a valle’ - ha aggiunto Baudino - . Serve, e ci confidiamo, l’aiuto della Regione e per questo abbiamo contattato l’assessore Gabusi, il quale ha promesso sopralluoghi da parte dei tecnici regionali. Ma anche una rivisitazione e un potenziamento di enti come Provincia e Unione Montana”.

Simone Giraudi

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