Attualità - 22 aprile 2023, 10:21

Tunnel di Tenda, il sindaco di Limone Piemonte: "Anche senza il ponte, la strada deve essere riaperta"

Il collegamento con la Francia, previsto per ottobre 2023, prevede che per quella data sia già montato e percorribile il ponte sul Rio della Ca'. Riberi insiste: "Se non ci sarà, si utilizzerà il guado provvisorio usato dai mezzi del cantiere"

Foto dal sito https://www.tunneltenda.it/

Tutto il territorio attende di sapere se davvero ad ottobre prossimo aprirà, seppure in modalità cantiere, il Tunnel di Tenda. Nelle ultime settimane sono stati scritti più articoli relativi all'inizio dei lavori propedeutici all'installazione del ponte sul Rio della Cà, necessario per poter finalmente ripristinare il collegamento con la Francia.

In particolare, oltre al consolidamento del piazzale mediante berlinesi e alla sistemazione degli alvei del torrente de la Cà e del Roja, si stanno realizzando le paratie di micropali.

Purtroppo, nulla di particolarmente significativo rispetto a mesi fa, sul lato francese. I lavori vanno a rilento, come ha confermato lo stesso sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi, che nei giorni scorsi ha potuto fare un sopralluogo sul lato francese, evidenziando che "è ancora tutto da fare da Tenda all'imbocco del tunnel, mentre lungo la valle Roya è stato fatto tanto, in tempi rapidissimi".

In Francia il tutto si complica ulteriormente, in quanto il progetto prevede anche la modifica del tracciato di ambedue i tunnel nella zona di imbocco, con traslazione verso valle del ponte sul rio de la Cà, in modo da convogliare il traffico in entrambe le direzioni sul nuovo viadotto.

Lo scavo della canna bis, invece, procede senza sosta: mancano ad oggi circa 160 metri prima di arrivare a bucare l'ultimo diaframma e unire l'Italia e la Francia. Lo sfondamento è previsto attorno alla metà di maggio, in linea con il cronoprogramma.

Dopo quella data dovrebbe venire convocata una nuova Conferenza intergovernativa (CIG), dalla quale si attendono indicazioni su come si prevede di gestire il passaggio nel tunnel, che ad ottobre prossimo sarà ancora in fase di cantiere. Sarà al seguito di una safety car? Sarà solo in alcune fasce orarie? Al momento nessuno lo sa, ma in molti si chiedono chi si assumerà la responsabilità di far transitare delle auto in un tunnel non ancora finito e ancora privo di tutti gli impianti di sicurezza.

Pare che il 3 maggio, a Roma, si terrà un incontro tra Anas e l'impresa che sta eseguendo i lavori, la Edilmaco. Ci sarebbero, infatti, dei dettagli da chiarire, contrattuali ma anche di natura tecnica, in particolare per quanto riguarda proprio l'area francese dell'imbocco del tunnel.

Il ponte, come tutti confermano, è stato ordinato. Ma pare piuttosto improbabile che possa essere pronto per ottobre 2023, non solo perché si prevedono tempi di montaggio superiori ai sei mesi di tempo, ma anche perché saranno necessari tutti i collaudi.

"Non importa, la strada deve essere aperta, in un modo o in un altro. Oltre il tunnel si potrà utilizzare il guado che usano attualmente i camion e i mezzi del cantiere", insiste Riberi, che sa che uno slittamento dei tempi di apertura, al momento mai preventivato, sarebbe insopportabile per l'economia di Limone Piemonte, della valle Vermenagna e di tutto il Cuneese.

Ai tanti dubbi sull'avanzamento dell'opera si aggiunge anche la questione della vecchia canna. I lavori, che da cronoprogramma dovrebbero terminare a giugno del 2025, sono già avviati esternamente. Al momento la galleria non è utilizzabile in quanto sono stati smantellati tutti gli impianti. Il progetto prevede una serie di consolidamenti per poi procedere con l'ampliamento. 

Un'operazione forse più complessa della costruzione di una canna ex novo. Ma il 2025 e il completamento dell'opera sono distanti anni luce, se confrontati con la data di ripresa dei collegamenti, che tutti attendono: ottobre di quest'anno, ad oggi mai in alcun modo "sconfessata".