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Attualità | 05 aprile 2023, 16:40

Decoro urbano e fibra ottica, Cuneo cerca il compromesso: "Facciate in balia dei cavi se passa il ricorso al TAR"

Ieri sera in commissione l'illustrazione della situazione di stallo tra Comune e Fibercop. Presto un nuovo incontro tra amministrazione e avvocatura

Decoro urbano e fibra ottica, Cuneo cerca il compromesso: "Facciate in balia dei cavi se passa il ricorso al TAR"

Non siamo contro la posa della fibra ottica in città, ovviamente. Ma serve trovare un compromesso per garantire allo stesso tempo il decoro urbano e lo si può fare soltanto collaborando con i gestori e con gli amministratori di condominio”.

Parole che il dirigente Massimiliano Galli ha espresso nel corso della commissione consiliare tenutasi ieri (4 aprile) in sala Vinaj a Cuneo, ma che riassumono in toto la posizione generale assunta dal Comune capoluogo, specie davanti alle forti richieste avanzate al TAR da parte di uno dei tre gestori cittadini di fibra ottica (Fibercop).

Presenti in commissione consiliare la sindaca Patrizia Manassero, gli assessori Luca Serale, Alessanro Spedale, Andrea Girard e Valter Fantino, oltre ai tecnici del Comune. Tra i consiglieri presenti anche Silvano Enrici (Centro per Cuneo), responsabile della tematica ormai da due mandati amministrativi.

Stasera illustriamo una situazione che vede l’intera macchina comunale unita nel difendere la bellezza della città – ha commentato il vicesindaco Serale, riferendosi al fatto che la posizione dell’amministrazione comunale nei confronti della società sia, nei fatti, un unicum a livello nazionale - . E che ha visto e vede diversi uffici e assessorati lavorare in un’ottica sinergica, tanto che si sta pensando alla creazione di un ‘ufficio suolo pubblico’ dedicato a casistiche di questo tipo”.

Bersia: "Il ricorso al Tar rischia di generare abusi senza freni"

Il ricorso è stato presentato nel novembre del 2022. Fibercop impugna il regolamento dell’arredo urbano e del colore della città di Cuneo che, all’articolo 33, specifica che “tutte le reti tecnologiche dovranno essere incassate nei muri dei fabbricati”: il testo impedisce insomma all’azienda di applicare cavi e box relativi alla fibra ottica sulle facciate esterne dei palazzi del centro storico della città.

L’architetto Barbara Bersia si è occupata di ricapitolare le ‘puntate precedenti’ della questione, e quindi le diverse azioni che hanno portato all’attuale situazione di stallo tra Comune e Fibercop. “Il problema è che il gestore tende, come prassi, a ripercorrere con i propri cavi la rete Telecom già presente sui fabbricati, un’installazione doppia e non necessaria specie perché la rete, una volta inutilizzata, non verrà rimossa”.

Nonostante l’atteggiamento di massima collaborazione e ascolto dimostrato dal Comune e le inevitabili sanzioni comminate dalla polizia Locale (ovvero 20 verbali di violazione e tre segnalazioni alla Sovrintendenza, con multe da 516 euro) – ha aggiunto Bersia – l’azienda ha avanzato il ricorso, richiedendo l’annullamento degli articoli 33, 35 e 39 del regolamento. Un’eventualità che apre questioni diverse e complicate e che se si realizzasse permetterebbe anche agli altri due gestori, Openfiber e Isiline, di agire allo stesso modo”.

A gennaio c’è stato l’ultimo incontro tra gli uffici comunali e l’avvocatura che si sta occupando del contenzioso. L’amministrazione sta valutando un ‘piano d’azione’, ovvero se richiedere un’anticipazione sull’udienza di discussione – per evitare esagerate lungaggini, più che possibili – oppure cercare di ‘allungare il brodo’ per forzare la mano alla società.

Simone Giraudi

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