Biglietti esauriti per la tratta Cuneo - Saluzzo – Savigliano, "il treno che non c’è". 500 i fac-simile stampati per il flash mob, circa 700 gli aspiranti viaggiatori, quasi tutti con valigia o trolley, che si sono dati appuntamento oggi davanti alla stazione ferroviaria di Saluzzo, "la bella abbandonata", senza linee di collegamento dal 2020.
Un piazzale affollatissimo per una richiesta sentita da tutto il territorio: “Rivogliamo il treno”, che si espressa con grande partecipazione e colore, oggi sabato 1° aprile. “E non è uno scherzo”, dicono le fascette adesive attaccate alle valigie.
“Non è uno scherzo e si è visto” sottolinea Giandomenico Grosso, promotore con 4 amici dell’iniziativa, nata da una idea di Franco Canavera, postata dal gruppo facebook “Saluzzo, solo foto”, rilanciata attraverso social e associazioni.
"Se vuoi fare sviluppo del territorio, devi dare servizi, ed il treno è uno dei fondamentali. Questo il messaggio che vogliano dare alla politica, attraverso la manifestazione che non nasce con un cappello politico".
Tanti i bambini e una cinquantina di scouts del gruppo Agesci Saluzzo 1: “per loro è molto importante il servizio. Anche se il lavoro li porterà fuori, devono avere la possibilità di tornare a casa”. Presenti numerosi sindaci del territorio, il sindaco di Saluzzo, il prosindaco, la Giunta comunale e i consiglieri di maggioranza. Sul posto Carabinieri e Polizia Locale.
Cartellone bene il vista del Co.Mi.S ( Coordinamento Mobilità integrata e sostenibile) con il presidente e vicepresidente, per sostenere la riattivazione della linea Saluzzo-Savigliano.
L’auspicato arrivo del fischio del treno si è condensato simbolicamente nell’"Inno alla gioia” melodia tratta dalla Nona Sinfonia di Beethoven, adottata dal Consiglio d’Europa, simbolo di unità, eseguito da giovani musicisti della scuola Apm di Saluzzo.
Il "flash mob" nasce per richiamare l’attenzione sulla sospensione del servizio ferroviario ed esprimere con un momento di “cittadinanza attiva” “l’esigenza non più procrastinabile del collegamento ferroviario”, la cui mancanza penalizza il territorio con l’isolamento e penalizza i pendolari.
Se anche le tratte sono sostituite dai pullman, i tempidi percorrenza sono raddoppiati. Da 13 a 25 minuti.
La stazione da tempo è priva di servizi e sollecita manutenzione. Ma finora gli appelli per il ritorno del treno da parte di amministratori, forze politiche, coordinamenti e cittadini non hanno avuto risposta ed è ignoto il suo futuro.
Nell'edificio vincolato dalla Sovrintendenza risalente al 1856, partì il primo treno il 1 gennaio 1857. Il 17 giugno 2012, per tagli della Giunta regionale Cota su numerose linee secondarie giudicate improduttive, venne sospeso il trasporto passeggeri sulla linea Savigliano-Saluzzo-Cuneo, rimasta attiva per il solo traffico merci.
Il servizio fu poi ripristinato solamente nella direzione di Savigliano il 7 gennaio 2019 e la linea fu nuovamente richiusa nel marzo 2020 durante l’ emergenza Covid.
Il 22 marzo scorso, un Minuetto diesel ha effettuato corse prova lungo i binari da Savigliano a Cuneo e ritorno, per l’abilitazione del personale Trenitalia che utilizzerà la linea dal 25 aprile al 1° maggio, in vista della chiusura per lavori della tratta Trofarello-Cuneo dirottando i treni sulla Savigliano-Cuneo. Il passaggio del Minuetto ha riacceso aspettative e speranze per la rivalutazione di utilità della linea Cuneo-Saluzzo-Savigliano per il trasporto pubblico del territorio.